anche i profumi hanno famiglia

15 Marzo 2011 0 Di Rosanna Prezioso

Convenzionalmente i profumi si suddividono in famiglie olfattive. Ciascuna famiglia può essere poi suddivisa in sottofamiglie. Sei le principali famiglie ufficialmente riconosciute, alle quali però se ne potrebbero aggiungere altre via via che la chimica mette a punto nuove versioni sintetiche di profumi esistenti o meno in natura. Come è successo quando i ferormoni, ricreati in laboratorio, hanno offerto lo spunto per inaugurare il nuovo gruppo di bouquet Erotici. Le essenze di frutta riprodotte sinteticamente (pesca, passion fruit, pera, fragola, mora, cocco), hanno dato origine ai Fruttati. Quelle alimentari (cacao, caffè, cognac, tè nero, tè verde, vaniglia, vino, liquirizia), ai Commestibili.

FLOREALI. Sono moltissimi i profumi femminili di questa famiglia, a cominciare dall’intramontabile Chanel N.5 e da un altro storico celeberrimo, Joy di Jean Patou, creato subito dopo il crollo di Wall Street (nel 1929). I floreali si suddividono a loro volta in Soliflores, quando a dominarne l’aroma è un unico fiore come accade in Diorissimo di Christian Dior (mughetto, 1956) o in Hiris di Hermès (iris, 1999), e in Floreali Verdi, Aldeidati, Fruttati.

Profumi “all’arancia”. Da sinistra. Acqua di Portofino (donna). Eau de Merveilles di Hermès. Gingembre di Roger&Gallet. Mandarine de L’Artisan Parfumeur.

ESPERIDATI O AGRUMATI. È la famiglia delle prime eaux de cologne, di molti unisex e di quasi tutte le eaux fraîches. Attinge a piene mani alle essenze di agrumi (bergamotto, lime, mandarino, limone, cedro, arancio) di cui utilizza anche fiori e foglie. Nei sottogruppi molti maschili celebri e apprezzatissimi come Eau Sauvage di Christian Dior (esperidato-floreale-cipriato, 1966), Drakkar di Guy Laroche (esperidato-legnoso, 1972), Un zeste d’été de L’Artisan Parfumeur (2002) che combina agrumi e aghi di pino.

FOUGÈRE. Nome di fantasia che ha poco a che vedere con la pianta a cui si riferisce, la felce. Nasce nel 1882 in seguito a una creazione di Houbigant, Fougère Royale. Riunisce in un accordo note di lavanda, legno, muschio di quercia, ambra, cumarina e bergamotto. Vi appartengono i più grandi successi maschili della profumeria di ieri e di oggi. Da English Fern di Penhaligon’s (1911) a Escape for Men di Calvin Klein (fougère-fruttato, 1993).

CHYPRE O CIPRiATI. Dal profumo Chypre creato da François Coty nel 1917. Abbinano la freschezza del bergamotto alla profondità del muschio di quercia e all’esotismo del patchouli. Ma possono dar luogo a varie interpretazioni con l’aggiunta di note fiorite, speziate, di tipo animale come l’ambra e il musk. Da ricordare, tra i Cipriati Fruttati celebri, Femme di Rochas (1944) e Champagne-Yvresse di Yves Saint-Laurent (1993).

LEGNOSI. Altra famiglia dedicata soprattutto ai profumi maschili, con note di fondo legnose e calde come quelle del sandalo e del patchouli, unite ad accordi secchi di cedro e vetiver ai quali oggi si tende ad abbinare il fico. Molti sottogruppi e molti nomi celebri, come Egoïste di Chanel (1990) e Vetiver di Guerlain (1959) tra i Legnosi Speziati.

AMBRATI O ORIENTALI. Caldi, misteriosi, sensuali, fondono note dolci, vicine alla vaniglia, con altre animali come il muschio e l’ambra grigia. Un nome mito per tutti, L’Heure Bleue di Guerlain (1912). E, a seguire, Youth Dew di Estée Lauder (1952), Opium di Yves Saint-Laurent (1977), Obsession di Calvin Klein e Poison di Christian Dior (entrambi del 1985), Angel di Thierry Mugler (1992).