mangi col naso o con le orecchie?

14 Febbraio 2011 2 Di Rosanna Prezioso

È noto che il senso del gusto è molto condizionato da quello dell’olfatto, infatti quando abbiamo il naso tappato per il raffreddore ci lamentiamo che non riusciamo ad avvertire il sapore dei cibi. Meno noto è il fatto che anche gli altri sensi intervengono a farci gustare quello che mangiamo.

La vista innanzi tutto, come ben sanno i giapponesi che antepongono l’aspetto al sapore dei cibi. E poi l’udito. Sì, proprio lui. Avete presente quegli scoppiettii tra lingua e palato che si avvertono quando sgranocchiamo cornflakes, popcorn, gamberetti o patatine fritte? Contribuiscono anch’essi a darci soddisfazione facendoci apprezzare meglio quello che mangiamo.

Come spiega molto bene nel suo Eloge de l’odorat (1999)  André Holley, già professore di neuroscienze all’Università Claude-Bernard di Lione e direttore del Centro europeo delle scienze del gusto all’Università di Dijon, “nella bocca il cibo agisce su molteplici categorie di recettori sensoriali. Oltre ai recettori olfattivi, raggiunti attraverso la via retronasale,* le sostanze sollecitano le cellule gustative, situate nelle papille della lingua e delle pareti della bocca. L’attività dei recettori gustativi è all’origine dei sapori che sono raggruppati nelle ben note categorie del dolce, del salato, dell’acido e dell’amaro.

“Ma gli alimenti agiscono anche su dei recettori tattili che rivelano proprietà come la rugosità di una crosta, l’untuosità di una crema o di uno yogurt, la morbidezza vellutata di una minestra o lo scoppiettare di una bibita gasata. L’apparato sensitivo della regione boccale è completato dai recettori della temperatura che sono, come i recettori tattili, dei ‘rappresentanti locali’ della sensibilità generale del corpo, o somestesia”.

Da ciò risulta evidente che più un cibo appaga i cinque sensi, più risulta gradito e in grado di donare senso di sazietà. Molti disturbi dell’alimentazione forse derivano proprio dal fatto che più che degustare i cibi li si trangugia senza lasciarsi il tempo di apprezzarne tutte le qualità. Per chi si mette a dieta è molto importante imparare a mangiare “assaporando con tutti i sensi” ciò che si ingerisce. Lo sanno bene gli esperti in scienza dell’alimentazione che operano nelle beauty farm più aggiornate dove il cibo dietetico, lungi dall’essere punitivo, è sempre vario e saporito pur rispettando il limite previsto di calorie.

Cinque sensi.

* La via retronasale è la via seguita dall’aria carica di vapori odorosi che sale dalla cavità della bocca verso la cavità nasale facendo un percorso inverso rispetto a quello imboccato quando si respira o si annusa.

(Da “Dimagrire mangiando – Guida al peso giusto” di Rosanna Prezioso)