pendolari con le ali

9 Novembre 2011 0 Di Rosanna Prezioso

Quella che vi presentiamo non è una sequenza tratta dal celebre film di Hitchcock “Gli uccelli”, ma potrebbe esserlo.
Accompagnata da un inquietante pigolio sempre più vicino e assordante, proprio come accade nel film, obbliga ad abbandonare le proprie faccende per andare a controllare cosa sta accadendo fuori dalla finestra e scoprire così che si è letteralmente circondati da oscuri volatili. Ancora una volta come nel film, questi sono appollaiati ovunque, sui tetti delle case resi neri da tutte quelle piume assiepate, sulle antenne tivù, sugli alberi ovviamente e sulle gru. E intanto altri stormi più piccoli continuano ad arrivare occupando anche gli ultimi spazi rimasti. Finché non scatta una sorta di segnale e tutti si alzano in volo all’unisono coprendo il cielo già plumbeo per la nebbia e le nubi tuttora gonfie di pioggia nonostante il diluvio degli ultimi giorni.
E’ una marea che sembra sul punto d’investirmi dato che sono al piano ultimo di un palazzo alto in un quartiere fatto quasi interamente di villette. E lo stabile deve essere superato, quasi fosse una piccola montagna, per procedere oltre, verso la meta che, pare, sia la campagna oltre la città, nelle vicinanze del Ticino, da dove stamattina tutta la chiassosa compagnia è giunta in città. Non è un evento insolito ormai, dato che si ripete puntualmente tutti i giorni dalle quattro e mezza alle cinque del pomeriggio, quando inizia a imbrunire.
Creando strane meteore nell’aria anche gli ultimi stormi a poco a poco spariscono all’orizzonte dopo aver virato intorno al Pirellone e alle nuove torri. Segue un silenzio enorme. (r.p.)