Invito alla performance di Marina Abramovic

21 Marzo 2012 0 Di Rosanna Prezioso

Dopo la grande retrospettiva del 2010 al MoMa di New York, Marina Abramovic, oggi 65enne, ha presentato il suo nuovo, attesissimo lavoro al Pac di Milano promosso dall’Assessorato alla Cultura e curato da Diego Sileo ed Eugenio Viola. Pioniera della performance dagli anni 70, la Abramovic ha superato limiti fisici e psicologici inimmaginabili. Le sperimentazioni sul suo corpo sono state veramente molto difficili. Ora l’artista ha modificato questo tipo di performance fisica trasformandola in performance mentale, molto più ardua e lunga nel suo svolgimento.
L’azione avviene di fronte e con un pubblico interagente con il quale si crea un dialogo energetico basato sul tempo, un’esperienza che può trasformare la vita. Questi i concetti espressi da Marina, che vuole fortemente che il suo pubblico viva un’esperienza diretta e non da voyeur riprendendo un concetto sostenuto da Duchamp.
Con “The Abramovic Method” è proprio il pubblico, guidato e istruito da Marina, a vivere e sperimentare le sue “installazioni interattive” stando seduto, in piedi o sdraiato tra i materiali di minerali preziosi e legno. Gli spazi del Pac assumono quindi diverse connotazioni  spazio-temporali che restituiscono in modo diverso ai fruitori di questa esperienza.
Alla fine, a chi porta a termine completamente l’esperienza Marina rilascia un certificato a titolo di “scambio di doni”. Il grande desiderio di Marina è lasciare al mondo “le idee che durano a lungo e non muoiono mai”.
Fino al 24 marzo, e con prenotazione, i visitatori potranno partecipare alla performance con l’artista. Dal 25 marzo al 10 giugno sranno gli studenti di Brera, formati dall’artista, a guidare la performance. (Giovanna Dal Magro)

(Ufficio Stampa Comune di Milano Elenamaria.conenna@comune.milano.it)
(Ufficio Stampa 24Ore Cultura Elisa.lissoni@24orecultura.com)