pranzo da papi ad avignone

7 Aprile 2012 0 Di Rosanna Prezioso

La presenza dei papi ha lasciato ad Avignone un patrimonio unico e prestigioso. La città vanta il Palazzo dei Papi, le mura e le Livree, i ricchi palazzi dei cardinali, oltre a famosi conventi, chiese e campanili. Senza contare il Ponte St.Bénezet, che congiungeva le due sponde del Rodano e che è conosciuto in tutto il mondo come “le pont d’Avignone”.  Fin dai tempi antichi nella valle del Rodano si praticava la coltivazione della vite, sviluppatasi poi con lo stato pontificio nel XIV secolo. Nel 1937 venne istituita la “Cộtes du Rhộne” e nel 1996 Avignone ne divenne la capitale. Ora, nel cuore del Palazzo dei Papi la Bouteillerie  ne propone degustazioni guidate.
Avignone e la regione immediatamente intorno costituiscono un centro molto ricco per la gastronomia provenzale tradizionale. La città è una delle più stellate di Francia e offre una vasta scelta di ristoranti.  La cucina tipica si caratterizza per l’impiego di aglio, olio d’oliva, salsa di pomodoro ed erbe aromatiche (timo, basilico, cipolla, rosmarino, santoreggia, alloro). La regione vanta tutta una serie di primizie che occupano un posto speciale nella cucina locale impiegate come sono in vari piatti, dalla minestra di verdura con pesto alla ratatouille, dall’aioli ai gratin di zucchine, melanzane, bietole fino alle frittelle di ortaggi e alle infinite insalate di stagione.
In area dessert la specialità di Avignone sono le papalines, bonbon a base di cioccolato fondente, zucchero e liquore di origano.
Tutti i sabati alle undici, escluso il mese di agosto, gli chef di Avignone hanno a disposizione uno spazio cucina nel mercato coperto che permette loro di fare una dimostrazione pubblica della loro abilità realizzando una ricetta con i prodotti del mercato. I piatti così preparati vengono poi gustati insieme al pubblico in un’atmosfera allegra e conviviale. Lo chef stellato Christian Etienne ha preparato un piatto semplice e delizioso abbinando cubotti di salmone crudo a una crema di avocado e completando il tutto con  una decorazione di cetrioli. (Giovanna Dal Magro)
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