torri bianche (visitandines)

25 Maggio 2012 4 Di Rosanna Prezioso

Visitandines per i francesi, da un noto ordine di monache che probabilmente ne hanno custodito per secoli la ricetta, mi sono presa la libertà di ribattezzarle “all’italiana”  torri bianche. Come le meringhe o les iles flottantes fanno parte di quella categoria di dolci molto utili quando si devono smaltire bianchi d’uovo avanzati dopo uno zabaione, una crema pasticcera o dei bigné, insomma tutti quei dolci che prevedono l’impiego dei soli rossi d’uovo.
Contrariamemte ad altri dolci realizzati con i soli bianchi, questi non sono per nulla aerei e inconsistenti, ma belli corposi anche se molto soffici, ideali per l’ora del tè o per una sostanziosa prima colazione.
Con il frustino elettrico montare a neve ben ferma 5 bianchi, unirvi 100 grammi di mandorle precedentemente sbucciate e macinate più sottili possibile, quindi aggiungere 125 grammi di farina, 250 grammi di zucchero e la buccia grattugiata di un limone. Infine aggiungere 125 grammi di burro ben ammorbidito. Versare il composto così ottenuto in stampini ben imburrati (vanno bene anche quelli usati per il crème caramel) e cuocere in forno a 160°C per mezz’ora circa.
Sfornare, togliere i dolci dagli stampi e servirli così come sono oppure ricoperti di panna o di glassa bianca dopo averli inzuppati di sciroppo d’acero o di acqua d’arancia.

(Dal Diario di ricette “Four Seasons” di Rosanna Prezioso)