il giudizio e la mente

13 Dicembre 2013 0 Di Rosanna Prezioso

Inaugurata ieri sera alla Fondazione Mudima, a Milano, in via Tadino 26, la bella mostra “Il Giudizio e la Mente”. Pensata, sognata e ideata dall’appassionato collezionista d’arte Dottor Giancarlo Gabelli. Partorito dopo una lunga gestazione nel 2009, il progetto “Il Giudizio e la Mente” vive ora un ulteriore sviluppo grazie all’inserimento di nuove opere realizzate da una new entry di giovani artisti. La Fondazione Mudima, mitico luogo espositivo che ha ospitato alcuni dei più importanti avvenimenti artistici milanesi degli ultimi anni, fa da degna cornice a questa mostra originalissima e ricca di spunti non solo artistici ma anche filosofici e poetici. Quando si parla di giudizio, infatti, si può partire dal dente di giudizio, fatalmente destinato a vita breve, per arrivare al giudizio universale passando per “mettere giudizio”, “emettere un giudizio” e così via.
Questi gli autori delle opere esposte nella “collettiva”: A Man With No Name, Mauro Albani, Fleur Beverly, Federica Balliano, Sergio Borrini, LeoNilde Carabba, Pietro Coletta, Barbara Colombo, Giorgia Dalla Zorza, Silvia De Barba, Massimo De Caria, Federica De Luca, Nicola Di Caprio, Gabriele Di Matteo, Gaetano Fanelli, Nicoletta Frigerio, Paola Fonticoli, Rebecca Forster, Leonardo Fretta, Cesare Fullone, Cesare Galluzzo, Mariella Ghirardani, Arianna Giorgi, Nicola Gobbetto, Horatio Goni, Giulio Greco, Paolo Iacchetti, Ugo La Pietra, Lia Pino, Gino Luggi, Marco Magrini, Diego Mariani, Marzia Marone, Yari Miele, Elena Modorati, Marica Moro, Nadia Nava, Daniela Novello, Patrizia Novello, Izumi Oki, Marco Paganini, Mara Pepe, Mario Pepe, Rosanna Prezioso, Anna Lisa Riva, Sergio Sansevrino, Sante Scardillo, Francesco Scapolatempore, Pietro Spica, Valdi Spagnulo, Antje Stehn, Giuliana Storino, Alessandro Traina, Maurizio Turchet.
L’allestimento della mostra, che rimarrà aperta fino a tutto sabato 21 dicembre 2013, è stato sapientemente curato da  Sergio Borrini.
Nella foto: Rosanna Prezioso, che si firma Ros, e la sua opera “Evicted”.