l’abitudine di amare

9 Aprile 2013 0 Di Rosanna Prezioso

L’abitudine di amare” (Feltrinelli) è un bel libro della grande e prolifica narratrice Doris Lessing, premio Nobel per la letteratura nel 2007, da consigliare a tutti coloro che amano navigare nell’intricato mondo dei sentimenti. Comprende 17 racconti, il titolo è tratto dal primo di essi.
Chi invece vorrebbe smettere (di amare), dovrebbe leggersi alcuni brani del celeberrimo “Madame Bovary” di Gustave Flaubert. Ad esempio:
«…”sei buono, sei bello, sei intelligente, sei forte!”. Lui si era sentito ripetere tante volte cose del genere da non trovarci più niente di originale. Emma era simile a tutte le amanti. E il fascino della novità, cadendo a poco a poco come una veste, mostrava a nudo l’eterna monotonia della passione che ha sempre le medesime forme e il medesimo linguaggio».
Oppure:
«Si conoscevano troppo per provare quella meraviglia del possesso che ne centuplica la gioia. Lei era disincantata di lui quanto lui era stanco di lei. Emma ritrovava nell’adulterio tutte le banalità del matrimonio».
Smettere di amare è un po’ come smettere di fumare: durissime le prime due settimane, ma superati i due mesi se ne è quasi fuori. Dopo sei si può far suonare la sirena del “cessato allarme” e… ricominciare. Con un nuovo partner s’intende.
Il parere dello psicanalista. Si smette veramente d’amare quando non si dialoga più mentalmente con la persona amata, quando si cancellano i suoi messaggi senza neppure leggerli, quando non le si risponde al telefono se chiama. Insomma quando non si nutre più il minimo interesse per la persona che ci ha fatto tanto sognare.