milano che cambia

16 Aprile 2013 0 Di Rosanna Prezioso

Era ora che una città capitale mondiale del design (non siamo noi a dirlo ma le migliaia di stranieri che invadono Milano per il salone e il fuorisalone: «Siete i migliori!») cominciasse a fare un restyling anche di se stessa. In molte zone della superficie urbana sono già in corso da qualche tempo processi di rivoluzione, o di evoluzione. A partire dalle aree Garibaldi-Liberazione-Isola dove nascono e crescono nuove torri scintillanti che riflettono l’azzurro del cielo (quando c’è), fino ai quartieri della nuova fiera, nei pressi di viale Certosa, dove è in via di completamento il sinuoso e curatissimo parco del Portello. Per continuare con la zona Lambrate-Ventura, “riscoperta” proprio dal mondo del design, fino ai nuovi progetti (si spera di prossima realizzazione) della Darsena di Porta Genova e dei Navigli di Leonardo.
E mentre il parco dell’idroscalo da quando è stato riordinato e attrezzato accoglie sempre più cittadini in relax durante i weekend, mantiene alla grande il suo appeal il Forlanini. Dove c’è acqua c’è vita.
Sarà pure per colpa della crisi se i milanesi stanno prendendo l’abitudine di godersi la città anche durante i fine settimana apprezzando particolarmente gli spazi verdi, meglio ancora se dotati di laghetti, ma anche i miglioramenti architettonici hanno la loro parte di merito. Milano ha smesso di essere “la brutta che piace” per diventare “la bella che colpisce”. Sempre di più.
E per renderle onore CITYCOOL CITYMOOD ha aggiornato l’immagine della testata sostituendo il vecchio skyline con quello attuale (elaborato da una foto di Licia Gaia Sortino). (r.p.)