ottobre a bellagio

  Bella l’idea di Atout France di organizzare il “gemellaggio” Hotel Villa Serbelloni di Bellagio con l’Hotel Barrière Le Majestic di Cannes. Un modo per valorizzare il nostro Lario anche presso i “cugini” d’oltralpe, o almeno per quelli che non lo conoscono ancora. Gli americani, invece, sono qui di casa e sul lungolago non si sentono che commenti tipo “so beautiful, lovely, cute, really great”. E lo è infatti il paesaggio che si può ammirare dalle sponde e ancora meglio dalle vetrate della principesca Villa Serbelloni.
Qui, oltre al panorma davvero magnifico grazie anche alla splendida giornata autunnale, ci aspetta un altrettanto magnifico desinare grazie alla perizia dello chef stellato Ettore Bocchia che, come afferma lui stesso, “ama cambiare sfidando se stesso”.
Fondatore della cucina molecolare italiana, che abbina saltuariamente a quella tradizionale, Bocchia è un fan della cucina francese, fonte di ispirazione per pervenire a una eccellenza che inizia con l’attenta, quasi maniacale selezione delle materie prime. Che si tratti di pomodori, uova, caviale, pesci, molluschi tartufi, carni o formaggi, Bocchia ha i suoi fornitori speciali, accuratamente selezionati, spesso piccoli produttori o poco noti, ma fin dal primo assaggio delle sue portate si avverte la differenza.
Dopo la mitica burrata, prodotta da un pugliese che si è trasferito in Trentino, Bocchia ci ha deliziato con un delicato risotto alle mandorle e un magnifico filetto di branzino lambito da una salsa di pomodori essiccati. Gran finale con la pesca Melba, aperta a fiore per accogliere nel suo calice uno squisito gelato molecolare preparato al momento con infusione di azoto liquido.
Dopo il pranzo breve passeggiata sul lungolago per riscoprire Bellagio, autentica gemma lariana la cui bellezza può stare alla pari di siti come Portofino o Capri. Meta turistica proprio nel mezzo dei due rami del lago di Como, la si raggiunge in poco più di un’ora di macchina da Milano.
Bellagio si lascia ammirare in tutte le stagioni e soprattutto adesso, con il clima ancora mite e i rossi intensi di bacche e prime foglie autunnali che si mescolano al verde rigoglioso dominante. Grazie al microclima dovuto alle acque del lago, questa costiera ospita anche ulivi, palme e viti.
Rubate ai quadri di Monet o dei macchiaioli, le rive del Lario sono affollate da un susseguirsi di ristorantini all’aperto dove i visitatori sostano piacevolmente godendosi l’ultimo sole della giornata. Sulle acque lisce scivolano gruppi familiari di anatre e coppie di cigni incuranti dell’avvicendarsi di traghetti che conducono i turisti a scoprire altre zone del lago. Lungo le scalinate che si arrampicano sul promontorio piccole, eleganti boutiques con le loro decorazioni e boiseries d’antan a rimarcare che nel tempo nulla è cambiato. Che sollievo!. (r.p.)

Nelle foto: Barbara Lovato, responsabile dell’Ufficio Stampa Atout France, e lo chef Ettore Bocchia, da 25 anni presso l’Hotel Villa Serbelloni. Piatti realizzati da Bocchia. Interni ed esterni di Villa Serbelloni. Panorami del lago e scorci di Bellagio.

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