milano a ritmo di jazz

milano a ritmo di jazz

24 Luglio 2017 0 Di Rosanna Prezioso

Oggi si dice jazz, ma quando tutto è cominciato si diceva jass. Perché?  Che cosa ha a che fare il Dixieland con una moneta da dieci, in uso negli stati americani di lingua francese, detta “le dix“?
Queste, e altre curiosità, si possono scoprire tra un brano e l’altro ai concerti di jazz de La Verdi, nell’Auditorium di Milano in Largo Gustav Mahler. Continuano, infatti, nel mese di luglio e fino al 10 agosto, gli appuntamenti con il jazz e la sua storia.
La prima “lezione”, Le origni del jazz, domenica scorsa, 23 luglio, con l’incredibile Paolo Tomelleri (nella foto), clarinettista, sassofonista e bandleader, e la sua Big Band.
Agli albori del jazz due tendenze musicali opposte, una nera e una bianca, prendono piede nell’America di fine Ottocento per poi cominciare a incontrarsi e a fondersi agli inizi del Novecento. Nascono così nel 1910 e nel 1920 il New Orleans, il Dixieland e, negli anni trenta, lo Swing.
Prossimi appuntamenti, giovedì 27 luglio con Charlie Parker, titano della musica tra le due guerre, e il Bebop. A seguire, il 30 luglio, gli anni cinquanta con John Coltrane e l’Hard Bop. E il 3 agosto, con il Daniela Panetta Quartet, storia della prima espressione artistica di jazz, In principio era la voce.
Il 6 agosto, E il samba sbarcò in Usa, l’influenza della musica latina sul jazz. E il 10 agosto il jazz contemporaneo degli anni settanta. (r.p.)

(Foto Pino Montisci)