il fascino struggente dei preraffaelliti

il fascino struggente dei preraffaelliti

20 Luglio 2019 0 Di Rosanna Prezioso

Imperdibile la mostra sui Preraffaelliti al Palazzo Reale di Milano. Per visitarla c’è tempo fino al 6 ottobre 2019.

Per la prima volta si possono ammirare ben 80 capolavori della celebre collezione della Tate di Londra, dalla “Ofelia” di John Everett Millais ad “Amore d’aprile” di Arthur Hughes, da “Lady of Shalott” di John William Waterhouse a “Monna Vanna” di Dante Gabriel Rossetti.

La confraternita dei Preraffaeliti, movimento artistico inglese sorto a metà del periodo vittoriano, venne fondata nel settembre del 1848. Vi fecero subito parte artisti di grande talento. Il nome dell’associazione fa riferimento all’arte esistita prima di Raffaello Sanzio, pittore ritenuto colpevole, dal movimento delle isole britanniche, d’avere “inquinato l’arte esaltando l’idealizzazione della natura e il sacrificio della realtà in nome della bellezza”. Nemici giurati dell’accademismo, i Preraffaelliti miravano a riportare in vita un passato immaginario e nostalgico traendo ispirazione da temi biblici, fiabeschi, sociali e letterari. Fonti d’ispirazione preferite, i testi di William Shakespeare e quelli di Dante Alighieri.

L’esposizione di Palazzo Reale, curata da Carol Jacobi, rivela agli spettatori l’universo d’arte e valori dei 18 artisti preraffaelliti rappresentati in mostra, raccontando tutta la poetica di questo  movimento: l’amore, il desiderio, la fedeltà alla natura e alla sua fedele riproduzione, le storie medievali, la poesia, il mito e la bellezza in tutte le sue forme. Inoltre, grazie al contributo scientifico di Maria Teresa Benedetti, la mostra approfondisce il rapporto dei Preraffaelliti con l’Italia. (r.p.)