dimagrire senza soffrire

20 Gennaio 2011 0 Di Rosanna Prezioso

Credete nelle fate? Io sì. La mia fata del peso forma la conosco dal parrucchiere. Diventiamo amiche e mi sfogo dicendole che dopo una certa età sul fattore linea non c’è più nulla da fare. Cambia il metabolismo, cambia lo stile di vita e per compensare si diventa perfino più golosi. Lei, che ha un fisico da adolescente, mi svela il suo segreto passandomi la dieta che le ha prescritto un medico francese ma, come la fata di Cenerentola, mi avverte: «Bada che è una dieta tosta che non puoi fare per più di una volta all’anno. E soprattutto la devi applicare alla lettera, senza la minima disobbedienza, altrimenti rischi di stare male. E poi devi bere almeno un litro e mezzo di acqua al giorno».
Sono un po’ scettica, ma accetto. Incondizionatamente.
È una dieta semplice. All’apparenza. La solita iperproteica priva di carboidrati, ma alla prova pratica si rivela davvero “tosta”, come ha detto la mia amica. Soprattutto nelle prime due settimane in cui ci si deve nutrire di sole proteine, vale a dire carni bianche e pesci magri, uova cotte o crude, latte e yogurt scremati. Niente zucchero, nessun tipo di condimento salvo l’olio di paraffina aromatizzato all’estragone o alla nocciola, che però non va cotto e che in Italia non si trova, zero frutta, verdura, pane, pasta, vino, alcolici. Forse sono i quindici giorni più lunghi della mia vita, però istruttivi. Siccome il bisogno aguzza l’ingegno, mi invento una maionese fatta con l’olio di paraffina acquistato in farmacia, che da solo è improponibile ma unito a uova, sale, pepe, qualche goccia di limone e un cucchiaio di yogurt scremato non è poi così male. Mischiando la pseudo-maionese a una scatoletta di tonno all’acqua più due o tre capperi, e spalmandola su fettine di magatello di vitello lessato con aromi, il sapore migliora ulteriormente. Valore calorico: vitello a parte, vicino allo zero.

(Da “La gola e la linea”, inedito di Rosanna Prezioso)