il profumo e la moda

14 Febbraio 2011 0 Di Rosanna Prezioso

L’unica funzione del profumo è fornire piacere, cosa che cambia con le mode e il periodo storico. Infatti ogni epoca ha le sue fragranze preferite.
All’inizio del secolo scorso la chimica ha trasformato i bouquet fioriti in composizioni sempre più articolate. Mentre prima ci si accontentava di rubare ai fiori e alle piante i loro preziosi nettari, poi si è cercato di superare la natura creando odori mai sentiti prima o che evocano altro dai sentori dei fiori. Si è scoperto così che queste nuove molecole odorose, unite a quelle prelevate in natura, offrivano bouquet inediti e seducenti. Alcune di queste nuove creazioni hanno fatto epoca. Come il mitico Chanel N.5 che negli anni venti, utilizzando l’odore brusco degli aldeidi, sostanze sintetiche appena scoperte, saluta l’avvento dell’automobile con vaghe note d’asfalto e di gomma bruciata accanto a quelle sublimi della rosa di maggio e del gelsomino.
Gli anni quaranta-cinquanta hanno segnato un ritorno al romanticismo con innocenti bouquet fioriti come L’Air du Temps di Nina Ricci o l’insuperato Diorissimo di Christian Dior, ma nei sessanta si ricomincia a osare puntando su aromi più sensuali: Fidji di Guy Laroche, Madame Rochas di Rochas. Negli anni settanta, inseguendo i Beatles in India si fa man bassa di colori e odori esotici perfettamente calibrati e apprezzati in Opium di Yves Saint-Laurent, nonostante che il nome al momento faccia scandalo. Negli anni a venire si oserà molto di più componendo fragranze dalla sensualità dichiarata, destinati a sedurre a ogni costo con la loro scia di note erogene, mentre sul fronte opposto si vanno affermando nuovi mix chiari come l’acqua e altrettanto delicati nel jus.
È uno shock quando la sensualità si sposta dal naso al palato segnando il trionfo dei “commestibili”: a guidare la partita è il cioccolato sorretto dalla vaniglia. La pietra dello scandalo è Angel di Thierry Mugler (solo “ufficialmente” collocato tra gli ambrati). Ma come sempre accade dopo una grande bouffe, ritorna la voglia di cose semplici, come sta avvenendo ora che ad essere privilegiate sono le fragranze fiorite, anzi le fiorite-fruttate, e a primeggiare su tutti è l’essenza di rosa. C’è chi ha deciso di inaugurare una nuova linea di profumi biologici, naturali al cento per cento, identificati con il marchio BIO-Chic. Messi a punto senza artifici da veri artisti della parfumerie, sono prodotti dalla Maison Honoré des Prés.

Profumi "alla rosa". Da sinistra. Pepe Rosa di Gandini. Stella di Stella McCartney. Nuit de Tubéreuse de L’Artisan Parfumeur. Sheer Stella di Stella McCartney. Elle di Yves Saint Laurent. White Jasmine & Mint Cologne di Jo Malone. Trouble di Boucheron.