in risposta: …remember “mondeghili”?

25 Gennaio 2011 2 Di Rosanna Prezioso

Caro Giaci, ho apprezzato molto il tuo commento e sono d’accordo quasi su tutto a parte piccoli dettagli che vado a elencarti. Mi piace molto l’aroma dell’alloro per profumare le castagne lessate o la brovada, meno l’abitudine tutta milanese (o lombarda?) di aggiungerlo nel brodo perchè trovo che insieme alla carne, al sedano, ecc. contribuisca a diffondere un aroma decisamente disgustoso! Meglio il classico mix sedano-cipolla-carota con in più, eventualmente, una bella patata sbucciata o un pomodoro maturo per quelli che se non vedono rosso non sono contenti.
Nemmeno io vado pazza per il bollito anche se trovo che migliori molto accompagnandolo con la classica salsa verde. Come sai nella “vecchia Milano in cucina” spesso il bollito lo si fa solo per poi trasformarlo nei mitici “mondeghili”, polpette molto più morbide e delicate di quelle realizzate con la carne cruda macinata. Fino a venti-trent’anni fa, dunque molto prima della nascita dell’happy hour, facevano bella mostra di sé accanto alle uova sode sul banco di ogni bar o tavola calda. Stuzzichini…
Infine, pescando nelle mie origini, non ti ho detto del “brodo brustulà” che quando lo faccio piace a tutti e che consiste in semplice farina bianca abbrustolita e quasi bruciacchiata in poco burro e fatta poi finir di cuocere con l’aggiunta di qualche mestolo di buon brodo di carne bollente!
Da bambina, quando abitavo a Ronchi con la nonna, il piatto della domenica era il bollito di gallina, una di quelle allevate nel nostro cortile, e come primo piatto non mancava mai il riso in brodo con dentro i fegatini della suddetta gallina tagliati a pezzettini e fatti saltare un “attimino” (scusa per la brutta parola) nel burro.