insalata di pollo o tacchino

29 Gennaio 2011 0 Di Rosanna Prezioso

Carni bianche, magre, asciutte recita il decalogo della perfetta dieta-osservante. Quindi petto di pollo o di tacchino lessati o cotti ai ferri o al forno con un niente di gasso. Risultato? Scoraggiante. Però se prendiamo un bel petto di tacchino (anche metà può andar bene), lo avvolgiamo in sottili fettine di bacon e lo infiliamo nel forno con appena qualche foglia di salvia e due-tre rametti di rosmarino per un’ora o un’ora e mezza (dipende dalle dimensioni) a 180 gradi, il tacchino, sia caldo sia freddo, risulterà meno tacchino. D’estate, poi, quando l’afa allontana dai fornelli, potrete andare avanti per giorni affettando il petto (freddo) in fettine sottilissime che condirete con sale, pepe e mezzo cucchiaino d’olio. Oppure lo userete per confezionare insalate fantasia tipo: una ciotola di fettine di tacchino tagliate a pezzetti, una piccola mela golden a fettine, un piccolo cespo di insalata belga, una cucchiaiata di cipolline sottaceto, sale, pepe, poco aceto e un cucchiaino d’olio d’oliva, un mazzetto  di menta o basilico spezzettati.
Potete sempre sostituire il petto di tacchino con del petto di pollo cotto al forno o lessato oppure, per variare, provare il petto di pollo al limone. Fatevelo tagliare a fettine sottili dal macellaio se non siete abbastanza abili per farlo da soli, e mettete le fettine a bagno per qualche ora in un’abbondante spremuta di limone (minimo due limoni succosi) con mezzo cucchiaino d’olio d’oliva e un pizzico di semi di cumino. Scolate le fettine e cuocetele su una padella con fondo a griglia, prima da un lato e poi dall’altro, profumandole con foglie di salvia e/o di rosmarino. Salate e servite accompagnando, per esempio, con salsa zaziki.

(Da “La gola e la linea”, inedito di Rosanna Prezioso)