zucca, più è buona più è brutta

25 Gennaio 2011 2 Di Rosanna Prezioso

Zucca Marina di Chioggia.

Se la zucca non è quella giusta può deludere. Risultare acquosa, insipida o, peggio, filacciosa. Come si fa a riconoscere la zucca giusta? Tutto dipende dalla qualità e dall’origine. Ho imparato a mie spese che non bisogna lasciarsi sedurre dalle più belle, grandi, lisce, facili da sbucciare e di un bel colore arancione perché sono proprio quelle che ti fregano (a volte non capita lo stesso con le persone?). Mentre quelle piccole, scure, tutte bitorzolute che devi trattenere qualche c… quando le sbucci ti riservano una polpa di un giallo-arancio tutto particolare, che tende quasi al verde, e che si mantiene densa, compatta e saporitissima anche dopo la cottura in pentola a pressione.
Questa zucca “miracolosa”, che non ti delude mai, è la zucca veneta, piccola e dalla buccia verde scuro, oppure la Marina di Chioggia, fuori di un verde opaco e tutta un bozzo, ma all’interno una meraviglia. A chi volesse saperne di più su questo allegro e stravagante vegetale che può raggiungere dimensioni tali da battere qualsiasi altro simile che cresce sul pianeta, suggerisco il libro “La zucca, storia, tradizioni e ricette” di Paolo Morganti e Chiara Nardo, Morganti Editori, € 12,00.

(Dal Diario di ricette “Four Seasons” di Rosanna Prezioso)