il profumo del lago

4 Aprile 2012 0 Di Rosanna Prezioso

 

«Lo senti il profumo del lago?», mi ha chiesto inebriato l’amico con il quale stavo ammirando, appoggiata al parapetto, le paperette che si lasciavano cullare dalle onde verdazzurre del lago di Como.
Sul momento l’ho guardato stupita. Come tutta la gente di mare ho sempre pensato che il mare profuma mentre il lago, se proprio vogliamo dargli un odore, puzza. Ma poi, guardando la sua espressione estasiata e ascoltando le sue motivazioni, «oggi lo si avverte di più perché deve cambiare il tempo», ho provato ad annusare anch’io e sì, ho dovuto dargli ragione: il lago aveva un suo profumo, di fresco e di selvaggio insieme.
Nel gioco degli “in and out” è dagli anni sessanta che i laghi, e soprattutto “il lago”, quello di manzoniana memoria, il più vicino a Milano, è finito tra gli “out”. Per “riscoprirlo” c’è voluta la scelta di George Clooney che insediandosi in una magnifica villa sulle sue rive, una di quelle dove le famiglie milanesi più abbienti erano solite trascorrere le lunghe vacanze estive, ha stupito non poco perfino i residenti abituati a considerare il loro lago bello sì, ma tutto sommato normale, non certo all’altezza di una star di Hollywood.
E’ un atteggiamento, questo di considerare luoghi sublimi, magari unici per la loro storia e la loro bellezza, assolutamente “normali”, assai diffuso tra chi in Italia ha avuto la fortuna di nascere e convivere tutti i giorni con la Bellezza. Bisognerebbe prendere lezioni dai francesi, maestri nel marketing di tutto ciò che riguarda il loro Paese, dalla gastronomia alla moda, dai siti storici a quelli turistici, per imparare a dare il giusto valore ai tesori disseminati lungo tutta la penisola.
La “regione dei laghi” rientra certamente a pieno titolo tra questi tesori. Approfittiamone, magari scansando per un po’ i luoghi “alla moda” dove lo spazio si fa di stagione in stagione più ristretto, il servizio più inadeguato e i sorrisi dei residenti meno generosi.  Forse per stanchezza, o per il troppo successo. (r.p.)