la polenta perfetta

15 Novembre 2012 0 Di Rosanna Prezioso

Sazia, riscalda e fa ingrassare meno del pane, sempre che ci si sappia contenere con le dosi! Ma l’idea di affrontarne la preparazione mette sempre un po’ d’ansia. Ecco come organizzarsi per non farsi prendere dal panico.
Come sull’aereo, il pericolo maggiore è sempre al decollo e al momento dell’atterraggio, poi tutto fila liscio come l’olio salvo imprevisti tipo lasciarsi bloccare al telefono dimenticando della polenta sul fuoco.
La partenza migliore è con acqua bollente già salata, preferibilmente in un paiolo di rame, tenendo in una mano un frustino di metallo, lo stesso con cui si sbattono le uova, e nell’altra il contenitore della farina che si andrà a versare poco per volta agitandola energicamente con il frustino come cade nell’acqua onde evitare grumi. Una volta raggiunta la densità di una crema pasticcera sarà meglio fermarsi con la farina, cuocendo la polenta aumenterà considerevolmente sia di consistenza sia di volume.
A questo punto si tratta di rigirarla (con un cucchiaio o un bastone di legno) in modo che cuocia uniformemente. In breve su tutta la superficie interna del paiolo si formerà una crosticina che eviterà alla polenta di bruciarsi. Per un buon risultato si dovrebbe sempre calcolare mezz’ora di cottura per una polenta piccola-media (per 4-5 persone) e tre quarti d’ora almeno per una più grande (da 8-10 coperti).
A cottura ultimata si smette per un minuto di rimestare e si alza il gas per consentire alla polenta di staccarsi meglio dal paiolo. Quindi con un colpo secco la si rovescia facendola felicemente atterrare su di un piatto o un tagliere di legno. Ancora calda la si taglia a quadrotti passando un filo bianco pulito dalla base in su prima in un senso e poi nell’altro. Può essere consumata calda o riscaldata sulla griglia del forno o saltata in padella con poco burro. Risulta perfetta con tutti i piatti di carne, in particolare quelli in umido come brasati e stracotti, con le uova fritte, i formaggi, i funghi e le fritture di pesce. Se deve durare per più giorni è consigliabile conservarla nel frigorifero.

(Dal Diario di ricette “Quattro stagioni” di Rosanna Prezioso)