relax nel blu

Primavera alle porte e cresce la voglia di remise en forme, di recuperare le energie dissipate durante l’inverno, di rimettere in riga la silhouette, di riprendere il buonumore dei tempi migliori, condizione essenziale per “pensare positivo” ed essere pronti ad affrontare le nuove, immancabili sfide.
Primo step per dare il via a tutta l’operazione, rilassarsi. Solo dopo aver imparato a “svuotare” la mente e a decontrarre tutte le tensioni muscolari si potrà proseguire il cammino verso un nuovo benessere.
Grande aiuto in questo senso viene fornito dalla tecnica floating, o “bagno della felicità e della giovinezza”. In una camera di galleggiamento  total blu, illuminata unicamente da piccole luci sul soffitto, ci si immerge in una soluzione ipersatura di solfato di magnesio a una temperatura di 34,8 gradi. La profondità è solo di 20 centimetri, ma la sensazione è di galleggiare in alto mare. La totale assenza di gravità e di stimolazioni sensoriali esterne induce a un rilassamento totale mettendo a riposo tutti i sensi.
Dopo circa mezz’ora di galleggiamento  si avvertono i primi segni di benessere. La percezione dei confini corporei svanisce e l’organismo si trova ad essere defaticato dal suo costante impegno per monitorare l’assetto gravitazionale e la temperatura corporea, condizione che favorisce la produzione delle ben note endorfine.
Dopo la seconda mezz’ora di galleggiamento le tensioni corporee vengono  eliminate e lo stress psicofisico accumulato svanisce come per incanto.  Questa calma totale che si raggiunge con il floating aiuta a migliorare sia il sonno sia la pressione sanguigna e arriva ad attenuare dolori artritici e mali di testa oltre a stimolare le difese immunitarie. Anche la distribuzione dell’ossigeno e dei nutrienti nel corpo viene ottimizzata. Dal punto di vista mentale il floating approfondisce la meditazione espandendo la consapevolezza e rendendo più acuti i sensi.
È un’esperienza che si può fare a Busto Arsizio in via Vespri Siciliani angolo Via Q. Sella 5. Tel. 0331 075558 e… welcome dogs.

(Testi e foto di Giovanna Dal Magro)