un buon brasato

13 Gennaio 2014 0 Di Rosanna Prezioso

Chi lo chiama stracotto e chi brasato, si tratta comunque di un bel pezzo di carne di manzo, ideale la parte detta “cappello di prete”, cotta a lungo insieme con verdure fino a renderla così morbida da sciogliersi in bocca.. Serve un po’ di tempo, certo, ma il risultato ripaga ampiamente.
Ingredienti per 4 persone: 800 g di polpa scelta, preferibilmente la parte detta “cappello di prete”, 1 cipolla, 2 carote, 1 gambo di sedano, 3 spicchi d’aglio, olio d’oliva, 1 bicchiere di vino rosso, un pezzetto di dado, paprica dolce, noce moscata, coriandolo, sale.
Tagliare a piccoli pezzi cipolla, carote, sedano e aglio e tenerli da parte. In poco olio d’oliva soffriggere a fiamma viva il pezzo di carne avendo cura di girarlo in modo che si rosoli da tutti i lati. Quando è ben dorato metterlo in attesa su un piatto e nella stessa pentola, possibilmente antiaderente, mettere a soffriggere le verdure tritate. Quando anche queste inizieranno a prendere colore rimettere nel tegame la carne e bagnare il tutto con il vino rosso. Lasciare evaporare e aggiungere le spezie in polvere e un po’ di sale. Coprire a metà la carne con brodo o acqua e dado e cuocere coperto, a fuoco medio, per circa due ore (un’ora in pentola a pressione). Alla fine la carne deve risultare tenerissima, ma non tanto da disfarsi. Per ottenere delle belle fette, senza sfilacciamenti, è meglio aspettare che il brasato sia freddo. A quel punto si posa la carne su un tagliere di legno, la si affetta con un coltello per arrosti e con il minipimer a immersione si passa il sugo riducendolo a una crema liscia e densa. Se non fosse abbastanza densa la si corregge con un cucchiaino di fecola sciolta in mezzo bicchiere d’acqua. Lasciare cuocere due minuti e versare la salsa sulla carne. Prima di servire, preferibilmente con una bella polenta rustica preparata al momento, riscaldare il tutto nel microonde oppure tenere in attesa nel forno tradizionale mantenuto a una temperatura di 50-100°C.

(Dal Diario di ricette “Four Seasons” di Rosanna Prezioso)