milano the day after

3 Maggio 2015 0 Di Rosanna Prezioso

20150505_141012_resized_120150505_140907_resized_120150502_161840_resized20150502_161837_resized20150502_161414_resized 20150502_161913_resized20150502_163221_resized20150502_161903_resized 20150502_161918_resized20150502_161629_resized 20150502_162944_resized20150502_161718_resized20150502_163519_resized 20150502_163558_resized Ecco come appariva Milano ieri, alle tre del pomeriggio, nelle zone calde della guerriglia. Strade dall’asfalto immacolato, appena qualche briciola di vetri rotti lungo i bordi dei marciapiedi, probabile rimasuglio delle auto incendiate e subito portate via forse nella notte stessa, qualche macchina 20150502_160948_resizedsapientemente “medicata” con scotch da pacco.
Fogli di plastica appiccicati in modo ordinato contro le vetrine dei negozi sfondati, parte delle scritte a spray cancellate meno qualche simbolo anarchico o frasi demenziali impresse sui muri.
Ancora prima delle otto del mattino volontari e netturbini si sono dati da fare per “rimettere tutto in ordine”, come a volte fanno i genitori dopo una ragazzata che ha messo a soqquadro la casa.
Da via Boccaccio a via Leopardi, da Piazza Virgilio a via Caradosso, tra le belle, solide case della Milano borghese l’atmosfera è quella di sempre, particolarmente tranquilla come tutti i sabati, con gente che chiacchiera seduta ai tavolini dei bar all’aperto mentre coppie o gruppetti di turisti si avviano verso Santa Maria delle Grazie per ammirare dal vivo il capolavoro di Leonardo.
Il temporale è passato, splende il sole, si scopano i cocci e le foglie cadute e tutto torna come prima. La vita ricomincia. Ci vuole altro per scuotere Milano e la calma serafica dei suoi cittadini. (r.p.)

Nelle foto, Macchine rappezzate in via Caradosso, le vetrine di Di Luca e Jean Louis David imbrattate e spaccate in via Ariosto, bucherellati pure i vetri della Deutsche Bank e della Banca Nazionale del Lavoro in piazza Virgilio, spaccati perfino i marmi delle soglie del negozio Kasanova in via Leopardi.