do you know “iota”?

do you know “iota”?

24 Luglio 2016 0 Di Rosanna Prezioso

ok servita ok fagioli e pancetta ok fagioli passati ok orzo a bagno ok soffritto ok orzo patate crauti ok crauti La iota non è certamente un piatto estivo, ma come tutte le minestre di legumi o di verdura basta servirla fredda o appena tiepida e diventa apprezzabile anche in pieno agosto.
Il nome esotico non spaventi, si tratta semplicemente di un altro modo di chiamare la minestra, dal friulano “jote”, che pare derivi dal latino medievale “iutta”, nome dato a una bevanda forse a base di latte. Ma non manca chi la fa derivare dallo spagnolo “jota”, nome dato a un piatto di carni e verdure in umido ereditato dalla cultura araba.
Quello che differenzia la iota da tutte le altre minestre made in Italy è quel zic di acidulo dato dai crauti, dettaglio che caratterizza molte minestre e zuppe dell’est europeo.
Ingredienti: 150 g di fagioli, 150 g di patate, 150 g di orzo perlato, 150 g di crauti, 30 g di pancetta affumicata, 1 crosta di parmigiano (se c’è), 1 cipolla piccola, sale, pepe, un pezzetto di dado.
Mettere a bagno l’orzo e i fagioli almeno 2 ore prima. Direttamente nella pentola a pressione, che poi si userà per cuocere la minestra, soffriggere in poco olio la cipolla piccola tritata e la pancetta affumicata tagliata a pezzettini. Aggiungere le patate a pezzi, l’orzo, i crauti e i fagioli. Coprire con abbondante acqua e aggiungere un po’ di sale e un pezzetto di dado vegetale. Cuocere per tre quarti d’ora dal fischio. La minestra risulta più delicata, cremosa e ben amalgamata se servita qualche ora dopo la cottura. Un’avvertenza: se i fagioli li si preferisce passati occorre cuocerli a parte in abbondante acqua salata, passarli con il minipimer e aggiungerli alla minestra a fine cottura. Facoltativo, per completare il piatto, un goccio d’olio evo e qualche patalo di parmigiano.

(Dal Diario di ricette “Four Seasons” di Rosanna Prezioso)