l’albergo che vorrei

l’albergo che vorrei

2 Luglio 2016 0 Di Rosanna Prezioso

20160617_194654 20160617_193636 20160617_19370420160617_19375320160616_16590320160617_194835 20160616_17023420160617_195327 IMG_537120160617_20045520160617_195438 20160617_200612 Se c’è una cosa che a Chambéry non fa difetto è l’accoglienza. Si può scegliere tra l’hotel classico, curato, moderno ma tradizionale come l’Hôtel Le Cinq, 4 stelle con piscina, 51 camere, a due passi dalla stazione, o il centralissimo ipermoderno Petit Hôtel Confidentiel, 5 stelle, 11 camere anzi suites, arredo impeccabile giocato sul contrasto tra design d’avanguardia e materiali naturali (legno, pietra, ferro) lasciati quasi grezzi a evocare la tradizione.
Ma salendo sulle colline e arrivando alla Montagnole, da dove si gode una vista spettacolare che spazia fino al lago di Bourget, si incontra una stupenda villa d’epoca, il Domaine des Saints Pères, hotel di 14 stanze con annesso ristorante dalla cucina eccezionalmente raffinata, merito del giovanissimo ma geniale chef di origini agrigentine. Fuori della villa giardino alla francese con una strepitosa collezione di rose (mai viste di così grandi e così profunate), terrazza panoramica, piscina.
Ciliegina sulla torta, per i più romantici voilà l’hôtel-chateau, sì proprio un vero castello del 15esimo secolo l’hôtel-ristorante Château des Comtes de Challes. Tre stelle e tre forchette della guida Michelin assegnate alla cucina particolarmente gustosa del ristorante. Nel sous-sol una cantina eccezionalmente ben fornita, orgoglio del proprietario e gestore Florian Treves.Chateau des Comtes de Chalies- sala delle colazioni con armatura medievale
A proposito di cucina, quella di Chambéry in particolare e in generale di tutta la regione della Savoia, gode del felice connubio tr20160618_153852a i piatti tipici, un po’ rustici dell’alta montagna, le raffinate golosità della20160617_134546 copia cucina piemontese e l’inconfondib20160617_205147ile tocco francese.
Accanto alla fonduta savoiarda impera la raclette, la “pela”, chiamata anche tartiflette (teglia di patate, pancetta affumicata e formaggio) e la croziflette, che si formaggiprepara co20160617_200405n le crozets Alpina, piccoli ritagli di pasta di20160616_193328 copia farina di grano saraceno più panna fresca, prosciutto e formaggio reblochon. Ed è proprio questo tipo di formaggio che, fondendo nella cottura al forno, conferisce alle diverse versioni della tartiflette il tipico sapore dolce e pannoso.20160616_202655 copia
Oltre ai fantastici formaggi, che fanno onore alla grande tradizione francese, da non sottovalutare prosciutti e insaccati vari, spesso affumicati, e la nutrita schiera dei pesci di lago pregiati come il salmerino, il lavarello o il pesce persico, tutti pescati nel Il bar dell'Hotel Domaine de Sants Pèreslago di Bourget.
Celebre per le sue cantine, con la Brasserie du Mont-Blanc la Savoia vanta anche un’eccellenza nel campo della birra. La sua Blanche du Mont-Blanc, una bianca leggera, di tipo belga, preparata con l’acqua del ghiacciaio del Monte Bianco, è stata quattro volte campione del mondo. La Rousse della stessa Casa ha ricevuto un riconoscimento analogo nel 2011 e nel 2014.
E per finire in dolcezza un’altra specialità di Chambéry, gli sciroppi della Maison Routin, celebre fin dal 1883. Esportati in 75 Paesi in tutto il mondo, conservano intatto il sapore genuino degli ingredenti che li compongono, frutta per lo più. Assolutamente da provare Noisette Grilléè e Mandarine. Ultime creazioni Red Pepper, Madeleine e Apricot. Perfetti nei cocktail, alcolici o analcolici, sui gelati, nei frappé e sui dolci in genere. (r.p.)

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