losanna/museo olimpico

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12 Ottobre 2016 0 Di Rosanna Prezioso

il-discobolofiaccola-rio-2016 i-mezzi-di-riprese-dei-media-negli-anni-passati plastico-di-uno-stadio-olimpico opera-di-felipe-barbosa-allingresso-posteriore-del-museo-olympicola-scalinata-di-accesso-al-museo-olympicoil-podio pannello-con-immagini-scorrevoli-sulla-scala-rotonda parco-del-museo rampa-circolare-allingresso-museo Non è necessario essere amanti dello sport per visitare il Museo Olimpico di Losanna, basta essere amanti di tutto ciò che è vita e vitalità, perché è proprio questo che trasmettono le immagini, i cimeli e le citazioni che accompagnano il visitatore nella struttura ultramoderna nata da un’idea di Pierre de Coubertin, fondatore del Comitato Internazionale Olimpico (CIO).
Sarebbe un delitto non fermarsi ad assistere alla ciclisti-in-bronzo-sulla-scala-di-accesso-al-museoproiezione sul grande schermo dei momenti salienti di un salto con l’asta, di un tuffo da altezze vertiginose, di una corsa a pochi metri dall’agognato traguardo. Un film reportage registra infatti da vicino i momenti determinanti di una gara, ingigantendoli, e consentendo così allo spettatore di immedesimarsi nell’atleta al punto da dividerne gli sforzi, il sudore, l’ansia di vincere a qualsiasi costo, anche arrivando a superare i propri limiti.
E lo spettacolo non finisce qui. Per gli appassionati delle cifre ecco snocciolati tutti i primati, di tutte le specialità: di terra, d’acqua, di montagna. E per i collezonisti di trofei ecco gli oggetti simbolo della grande contesa internazionale: le medaglie, quelle autentiche, donate al Museo dagli atleti, il podio riservato ai tre vincitori, oro, argento e bronzo, e poi foto, francobolli e cimeli vari come l’intera collezione delle fiaccole che hanno aperto e chiuso i giochi nelle varie Olimpiadi, inclusa l’ultima, quella di Rio. E non manca il revival storico con una raccolta di oggetti pregiati dall’antichità greca fino ai giorni nostri. Fa tenerezza il confronto fra i mezzi di un tempo, come gli sci in legno e cuoio, e le attrezzature sofisticate di oggi.
Maggiore centro di informazioni sui Giochi olimpici a livello mondiale, il Museo venne inaugurato nel 1993 nel quartiere Ouchy di Losanna. Al suo interno, al secondo livello un ristorante, il Tom Café, con vista sul Lago Lemano e sulle Alpi, e una boutique per portarsi via un pezzetto del sogno olimpico.
All’esterno un parco di 8mila metri quadrati disseminato di sculture, ben 43, che inneggiano allo sport e alla prestanza fisica. Sono opera di vari artisti come Fernando Botero, August Rodin, Niki de Saint Phalle, Lucien Wercollier.
Dalla parte posteriore del Museo con 97 gradini si scende al lungolago, ed è un altro spettacolo da non perdere. (r.p.)

(Foto Giovanna Dal Magro)

www.lausanne-tourisme.ch