spaghetti di konjac

spaghetti di konjac

17 Novembre 2016 0 Di Rosanna Prezioso

ok-servito-copia Ma i giapponesi sono magri perché costretti dalla tradizione a mangiare con le bacchette o perché nella loro dieta non ci sono pane e tu8bero-di-konjac-dal-quale-si-ottiene-la-farina-pr-preparare-gli-spaghettipasta, latte e derivati come burro, panna e shirataki_altaformaggi, intingoli e salse, olio d’oliva e dolci così come li intendiamo noi occidentali?
Valide entrambe le cose. Con i bastoncini si deve ridurre il cibo in piccoli pezzi prima di portarlo alla bocca, cosa che obbliga a mangiare più lentamente favorendo la digestione e il senso di sazietà. Pare infatti che il cervello ci metta 20 minuti a registrare il senso di sazietà lasciando così ai divoratori veloci tutto il tempo per rimpinzarsi.
Chi  volesse saperne di più  sulla dieta giapponese può leggere il libro “La magica dieta delle bacchette” della foodwriter Kimiko Barber. Dopo il successo registrato nel Regno Unito con il titolo originale “The chopstick diet”, il libro è da qualche mese disponibile anche in Italia grazie all’editore Guido Tommasi che lo ha fatto tradurre in italiano.
Nel frattempo la dieta giapponese propone gli spaghetti di konjac (Shirataki Pesoforma) per chi non volesse rinunciare al piacere della pasta: una porzione da 150 grammi “pesa” appena 16 calorie!
Si tratta di spaghetti sottili a base di una pianta, il konjac appunto, di cui si utilizza la radice. Ridotta in polvere, questa viene tradizionalmente usata nella preparazione della pasta detta Shirataki. Facili da preparare, gli spaghetti sono pronti in appena due minuti di cottura. Di sapore neutro, si sposano bene con qualsiasi tipo di condimento di cui prendono il sapore.

(Da “La gola e la linea”, inedito di Rosanna Prezioso)