grado by night

grado by night

16 Settembre 2017 0 Di Rosanna Prezioso

  Grado by night, ovvero quello che qui assolutamente non c’è, la vita notturna. Basta lasciar passare le undici di sera e la folla che ha riempito le vie del centro, il porto e il porto canale, la città vecchia e il parco delle rose, la passeggiata sul lungomare o i siti archeologici open air occupando tutti i posti liberi di bar, caffè concerto, ristoranti, pizzerie, gelaterie e perfino i negozi, aperti fino alle dieci e oltre, si disperde e svanisce.
Come fanno gli storni che all’imbrunire abbandonano in massa la città per tornare ai loro nidi in campagna, qui famiglie, coppie e anime solitarie se ne vanno a casa a riposare prima di affrontare una nuova, assolata giornata vissuta interamente in spiaggia. Dove per tradizione ci si abbronza, si pranza, si gioca, si balla, si dorme, si fa merenda e si chiacchiera, senza farsi mai mancare l’aperolspritz all’ora dell’aperitivo.
Intorno alle undici tutte assieme si spengono le fontane illuminate dai colori dell’arcobaleno, spariscono giocolieri, ambulanti, mimi e artisti di strada. Anche i caffè concerto tacciono mentre l’isola si nasconde nel buio e nel silenzio.
Chi volesse cercare un locale aperto per fare due chiacchiere con altri nottambuli, qui non trova pane per i suoi denti. Mentre ce n’è in abbondanza per chi volesse godersi il cielo stellato o una luminosissima luna che si specchia nella laguna, magari approfittando di un’ultima pedalata lungo le piste ciclabili, che qui si diramano ovunque, o godendo del fascino insolito delle vaste spiagge vuote.
Dopo le undici anche le automobili dormono, contente d’avere trovato un parcheggio. E dalle tapparelle chiuse di hotel e case vacanza non filtra neppure un suono, nemmeno quello della tivù, passatempo di città che qui ha poca fortuna. Per lo meno d’estate.
E nelle altre stagioni? Chi può dirlo. (ros.prez.)