spirito di adattamento

spirito di adattamento

1 Giugno 2017 0 Di Rosanna Prezioso

Ci deve essere davvero tanta felicità chez moi se il “tronchetto della felicità”, appunto, ha deciso di regalarmi un fiore dopo trent’anni e passa di permanenza in un angolo angusto del pianerottolo, proprio davanti all’ascensore. Qui la luce, filtrata da una porta a vetri, è solo quella che arriva indirettamente da una  finestra piazzata sulle scale, oltre a quella artificiale della lampada posta sul soffitto. Il risultato è che adesso quell’angolino buio profuma, e parecchio. Soprattutto la sera e al mattino, uscendo di casa o dall’ascensore si è accolti da un effluvio intenso di tuberosa. Ma le tuberose non ci sono, c’è lui, il fiore raro, anzi rarissimo, della dracena.
Per la cronaca lo bagno, poco, solo una volta alla settimana.
E sempre per la cronaca, altro segno dei tempi roventi, si è rifatto vivo il geco, che furtivamente zampetta dietro un grande vaso sul terrazzino della cucina. Al sesto piano. Questo, sì, che è spirito di adattamento. (r.p.)