paella di gamberoni, peperoni e riso rosso

paella di gamberoni, peperoni e riso rosso

22 Febbraio 2018 0 Di Rosanna Prezioso

 Piatto tradizionale spagnolo a base di riso, la paella si presta a infinite varianti che spesso hanno il merito di renderla più leggera e digeribile. Alla ricetta originaria valenciana, rigorosamente a base di carne, si sono via via aggiunte versioni con pesce, con pesce e carne e anche con sole verdure. È stata proprio l’ottima paella con crostacei e frutti di mare gustata al ristorante spagnolo “Abufera”, in via Settembrini, a Milano, a offrirmi l’ispirazione per questa paella casalinga che “osa” il riso rosso al posto del bianco tradizionale.
Ingredienti per 2 persone: 100 g di riso rosso Venere, 4 o 5 gamberoni, 1 patata media, 2 o 3 peperoni gialli e/o rossi, 2 spicchi d’aglio, mezza cipolla piccola, un mazzetto di prezzemolo, un pezzetto di dado vegetale, sale, olio, curcuma.
Per prima cosa arrostire i peperoni su di una padella a griglia e pelarli mentre sono ancora caldi. Tagliarli a striscioline e condirli con sale, olio, aglio e prezzemolo. Quindi lessare per 20 minuti il riso in acqua leggermente salata, scolarlo e tenerlo da parte. Con una forbice tagliare sul dorso il guscio dei gamberoni per renderne più agevole la pulitura, quindi in un’ampia padella (da cui il nome “paella”), preferibilmente antiaderente, mettere a soffriggere in poco olio d’oliva la cipolla affettata fine e uno spicchio d’aglio. Prima che prendano colore aggiungere la patata tagliata a fette sottili più una tazza di brodo vegetale. Dopo qualche minuto aggiungere anche il riso al dente e continuare la cottura coprendo la padella con un coperchio. Correggere di sale se serve, e quando le fettine di patata sono quasi tenere aggiungere la curcuma sciolta in mezzo bicchiere d’acqua. Unire subito dopo anche i peperoni e i gamberoni, coprire, ultimare la cottura e prima di servire ravvivare la fiamma per fare asciugare bene il sugo. La paella non deve risultare mai brodosa.

(Dal Diario di ricette “Four Seasons” di Rosanna Prezioso)