strade d’acqua

strade d’acqua

24 Settembre 2018 0 Di Rosanna Prezioso

Percorrendo le rive del fiume Adda non si può fare a meno di pensare al grande Leonardo. Egli è infatti ancora qui, con la sua alzaia che trasformava questo fiume in un’autostrada consentendo il trasporto di merci pesanti come pietre, sabbia, legname, latte e altri generi alimentari, dalla campagna lombarda fino a Milano.
Ed eccolo ancora lì, il battello senza remi e senza motore, inventato dal DaVinci, per attraversare il fiume sfruttando la corrente restando attaccati a un filo sospeso tra una riva e l’altra.
L’alzaia, un tempo battuta da cavalli e bovini che trascinavano i barconi carichi di merci, ora è una strada sterrata percorsa soprattutto dagli amanti della bicicletta.
In alto, molto in alto, il ponte di ferro di Paderno che non ha resistito all’usura del tempo ed è stato appena chiuso al traffico per lavori di manutenzione onde evitare possibili disastri come quello del Morandi di

Genova.
Se il nuovo cede, il vecchio resiste. Fa effetto pensare che da Lecco, pedalando con lena, ma neanche tanta considerata la naturale pendenza, ben studiata e sfruttata dal Da Vinci per portare l’acqua a Milano, si arriva al canale della Martesana e da lì in via Melchiorre Gioia, in pieno centro a Milano.
Durante il percorso ci si può deliziare con la vista di un grande numero di uccelli acquatici, alcuni ancora adesso con la nidiata al seguito. Cigni e folaghe, tuffetti e cormorani, strolaghe, svassi, germani reali e così via. (r.p.)