due passi nel medioevo

due passi nel medioevo

30 Maggio 2019 0 Di Rosanna Prezioso

Una domenica piovigginosa come tante, l’ideale per  immergersi nell’atmosfera medioevale di Pavia. Cielo plumbeo, di quando in quando un acquazzone a lavare via  il tempo dalle facciate di mattoni e dalle stradine acciottolate. Un ritorno d’autunno in piena primavera, come capita a volte in Lombardia, così vicina alle Alpi da condividerne  gli umori.
Contrariamente a Milano, dove l’ansia di rinnovamento e di modernità ha cancellato anche le ultime ferite lasciate dalla seconda guerra, a Pavia sembra che il tempo si sia fermato all’epoca che sta fra Medioevo e Rinascimento.
La città si offre al visitatore con il suo fascino d’antan intatto. Il vecchio ponte coperto dalle  belle arcate, l’antico Borgo delle lavandaie che ora lascia scivolare nel Ticino i suoi colori copiati dalle spezie, le tante chiese dalle facciate imponenti, incrostate di storia, che si chiudono su autentici tesori distribuiti tra le navate.
Fuori dalle chiese i silenzi, lungo i vicoli che conservano  l’antica pavimentazione a ciottoli, sussurrano di misteri, di antiche leggende, di miracoli, di cui si hanno tracce ben conservate e perfettamente leggibili, nei minuziosi affreschi della chiesa di San Teodoro.
A chi volesse saperne di più su questa affascinante città, i Musei Civici del Castello Visconteo offrono un coup d’oeil su altre meraviglie, a cominciare dalle  sontuose sale riccamente istoriate.
In esposizione fino al 28 luglio ci saranno inoltre sessanta opere, tra cui superbe nature morte di De Chirico, De Pisis e Carrà. (r.p.)