luci “spaziali”

luci “spaziali”

22 Luglio 2019 0 Di Rosanna Prezioso

Milano, 22 luglio 2019.
A partire da domani, 23 luglio, e fino al 29 settembre 2019, la mostra “Nanda Vigo. Light Project si inserisce nel percorso di approfondimento e valorizzazione, avviato da Palazzo Reale, nei confronti dei maestri dell’arte italiana dal secondo dopoguerra ad oggi. Questa è infatti la prima retrospettiva antologica dedicata da un’istituzione italiana a Nanda Vigo, artista e architetto milanese che ha influenzato la scena artistica italiana ed europea degli ultimi cinquant’anni.
Attraverso l’esposizione di circa ottanta opere tra progetti, sculture e installazioni, la mostra racconta l’eccezionale percorso di ricerca di una figura di assoluto rilievo nel panorama europeo, dagli esordi alla fine degli anni Cinquanta, sino alle esperienze più attuali.
Dopo la laurea in architettura conseguita a Losanna, Nanda Vigo si forma nel clima artistico milanese degli anni sessanta, venendo a contatto con le personalità più significative dell’epoca. Entra a far parte del Gruppo Zero, nato in Germania nel 1958, ma di carattere internazionale, che si propone di rompere con i modelli e i dogmi dell’arte tradizionale per ripartire, appunto, da zero. Sedotta dalle forme astratte, dall’impiego innovativo di materiali come i metalli, il vetro, la plastica, Vigo ne fa strumenti per esaltare la luce ottenendo forme ed effetti che rimandano a qualcosa di mistico, a visioni che precorrono il futuro dell’uomo nello spazio.
L’artista ha avuto occasione di collaborare sia con Lucio Fontana che con Gio Ponti.

(Una mostra Comune di Milano Cultura e Palazzo Reale. In collaborazione con Archivio Nanda Vigo. A cura di Marco Meneguzzo).