marmellata di arance amare

marmellata di arance amare

12 Maggio 2019 0 Di Rosanna Prezioso

Adorata dagli inglesi, che la chiamano marmelade, mentre tutte le altre sono più “volgarmente” dette jam, la marmellata di arance amare è una prelibatezza che si può preparare anche in casa a patto di disporre delle arance giuste, oltre che di una buona dose di pazienza.
Ma è una fatica che viene ampiamente ripagata dal risultato. Il segreto del suo successo?
Molto presto, il liquido che si produce cuocendo le fettine di arancia si trasforma in gelatina, cosa che non accade con le altre marmellate di agrumi, o di frutta in genere, che tendono a restare piuttosto liquide, a meno che non si intervenga con lunghi tempi di cottura o aggiunte di sostanze addensanti.

 Ingredienti per 1 kg di arance amare: 1 kg e mezzo di zucchero, mezzo litro d’acqua, 2 limoni, mezzo cucchiaino di cannella in polvere.

Lavare bene le arance e punzecchiarne ripetutamente la buccia con una forchetta. Metterle a bagno in acqua fredda per 3 giorni cambiando l’acqua almeno una volta al giorno. Quindi tagliarle a fette sottilissime in questo modo: eliminare le due calotte di buccia sopra e sotto e tagliare ogni arancia a metà nel senso della lunghezza, eliminare il più possibile i semi e le parti centrali più dure, appoggiare ciascuna metà sul tagliere e con un coltello ben affilato tagliare polpa e buccia a fette sottilissime.
Terminata questa operazione, che è la più noiosa, mettere il tutto in una pentola antiaderente a base larga insieme con l’acqua. Cuocere per 5 minuti da quando il tutto inizia a bollire, quindi aggiungere un chilo di zucchero, la cannella e il succo dei due limoni.
Continuare la cottura a fuoco lento, metà coperto, per circa un’ora. Aggiungere il rimanente mezzo chilo di zucchero e cuocere per altri 4-5 minuti, sempre rimestando con un cucchiaio di legno.
Invasare la marmellata ancora calda, chiudere ogni vaso con un doppio velo di pellicola e il suo coperchio, mettere i vasi in una pentola dai bordi alti e riempiere con acqua fredda. Mettere la pentola sul fuoco e, da quando l’acqua inizia a bollire, calcolare almeno mezz’ora per una buona sterilizzazione. Lasciare i vasi nell’acqua finché questa non si sarà raffreddata. Una volta tolti dalla pentola, asciugarli, “etichettarli” con del nastro adesivo scrivendoci sopra la data di preparazione, e conservarli nel frigorifero fino al momento di aprirli. Seguendp questo criterio la marmellata rimane perfetta anche per due, tre anni o più.

(Dal Diario di ricette “Four Seasons” di Rosanna Prezioso)