viaggio in paradiso

viaggio in paradiso

28 Aprile 2021 0 Di Rosanna Prezioso

Indonesia, aprile 2021.
Da Bali partiamo per l’arcipelago di Raja Ampat, 1.500 isole, per lo più montuose, situate e ovest della Nuova Guinea, in Indonesia, nella provincia della Papua Occidentale.
Situato all’incontro fra l’Oceano Indiano e l’Oceano Pacifico, l’arcipelago è considerato un autentico paradiso per le immersioni subacquee.
Quando giungiamo alla meta ci ritroviamo in un paesaggio da sogno. Le isole, interamente ricoperte dalla giungla tropicale, emergono come funghi dall’acqua color smeraldo. Le rare abitazioni sono costruite su palafitte.
Il giorno dopo, quando ci immergiamo, il paesaggio sottomarino ci avvolge in un abbraccio variopinto e affollato: coralli incredibili, squali di ogni forma e dimensione, mante, barracuda, un vero e proprio acquario dai mille colori  animato dalle forme più strane.
Dopo le immersioni, nei giorni successivi partiamo alla scoperta della giungla. Se saremo fortunati, forse  riusciremo ad avvistare l’uccello del paradiso, una delle meraviglie più stupefacenti in natura. Ma già dai primi percorsi nella selva verde possiamo ritenerci più che soddisfatti: uccelli di ogni forma e colore ci spiano dalle fronde degli alberi, farfalle grandi come uccelli si posano sugli scarlatti fiori di hibiscus.
Quando rietriamo alla base veniamo accolti da una danza tribale molto pittoresca e il cibo, per quanto semplice,  è molto gradito. Possiamo scegliere tra pesce, pollo, riso e verdure, il tutto reso più stuzzicante dal sambal, salsa onnipresente in Indonesia, di cui esistono decine di varianti, cotte e crude, con più ingredienti aggiunti alla base di peperoncino.
Ci corichiamo presto presto perché domattina sveglia alle quattro: la giornata sarà interamente dedicata  alla ricerca del famoso uccello del paradiso.
Mano a mano che ci inoltriamo nella vegetazione sempre più fitta, sembra che tutti i pappagalli del mondo si siano dati appuntamento lì. Ce n’è una varietà davvero incredibile, sia per forme, che per dimensoni e colori. In alto, nel cielo sopra di noi, le aquile pescatrici continuano a fare la ronda. Avvistiamo anche il cuscus, un grazioso marsupiale notturno, mentre incrociamo orchidee selvagge dai colori sgargianti. Dell’uccello del paradiso, però, ancora nessuna traccia. Finchè la guida non ci zittisce facendoci segno di restare in ascolto: a quanto pare lo strano pigolio che si ode è proprio quello dell’uccello del paradiso. E finalmente lo scorgiamo.
Si tratta di una coppia dal piumaggio multicolore e metallizzato, che sbandiera la sua livrea in una sorta di danza del corteggiamento. Restiamo immobili, come ipnotizzati da tanta bellezza. E quando alla fine rientriamo, non ci abbandona la sensazione di aver avuto il privilegio di fare un salto in Paradiso.

(Testi e foto di Erica Stanta e Mattia Calligaris).