gnocchi di marmellata
Per avere un sussulto di nostalgia di fronte a questa ricetta, i gnocchi di marmellata, bisognerebbe essere nati, e non pochi anni fa, in quell’estremo angolo a nord-est dell’Italia che va da Trieste a Gorizia. E’ qui, in questo ultimo lembo dell’impero austroungarico, che le tradizioni culinarie di tre grandi civiltà, quella turca, quella nordica e quella mediterranea, si sono fuse creando ricette dolci e salate impossibili da trovare nel resto della penisola. Come lo strudel di mele lessato, il presnitz, la putizza, la sbrovada, la jota, i musetti, il brodo brustulà, la pinza, i kipfel di patate, le patate e le zucchine in tecia e, appunto, i gnocchi di marmellata. Tenere presente che questi ultimi costituiscono un primo piatto e non un dolce.
Ingredienti per 2 persone: 4 patate medio-grandi, 4 cucchiai di farina 00, 50 g di burro, 2 cucchiai di pangrattato, 1 cucchiaio di zucchero, marmellata di prugne q.b. o 8 piccole prugne secche denocciolate, sale.
Lessare le patate in acqua salata, sbucciarle ancora calde e passarle con lo schiacciapatate direttamente sulla spianatoia. Aggiungere poco per volta la farina e lavorando velocemente formare un panetto cilindrico, tagliarlo a fette di uguale spessore. Sempre con le mani infarinate, per evitare che la pasta si appiccichi alle dita, lavorare ogni pezzo di pasta formando una palla appena più piccola di una pallina da tennis. Schiacciarla delicatamente creando una fossetta al centro, che verrà poi riempita con un po’ di marmellata di prugne o con una piccola prugna secca denocciolata. Ricomporre la palla di pasta, cercando di richiudervi dentro il ripieno, e passarla nella farina. Quando tutti i gnocchi sono pronti, immergerli in un’ampia pentola di acqua bollente salata. Si depositeranno sul fondo della pentola, ma ben presto saliranno in superficie: è il momento di raccoglierli con una schiumarola e depositarli sui piatti. In un pentolino sciogliere il burro e versarvi dentro il pangrattato e lo zucchero. Mettere sul fuoco e rigirare di continuo finché il pangrattato non assume un bel color caramello, quindi versarlo come condimento sui gnocchi. Se fa piacere, si può aggiungere un pizzico di cannella.
NOTA. La spianatoia tradizionale è sempre di legno, anche se oggi ne esistono pure in plastica o in acciaio. Molto comoda e poco ingombrante è la spianatoia in silicone. La si stende sul tavolo di cucina e, dopo averla usata, la si pulisce facilmente con una spugnetta e, una volta asciutta, la si arrotola come un foglio di carta e la si ripone nell’armadio o in un cassetto.
(Dal Diario di ricette “Four Seasons” di Rosanna Prezioso)