musei del cibo

musei del cibo

1 Dicembre 2016 0 Di Rosanna Prezioso

20160915_121531 20160915_13325020160915_133343 20160915_132630 20160915_132436 20160915_131928 Che ci fa una enorme forchetta di otto metri d’altezza piantata nel lago proprio
davanti all’ingresso dell’Alimentarium? Siamo a Vevey, in Svizzera, e il lago è quello alimentato dal Rodano che si dividono quasi a metà Francia e Svizzera: il Lemano o lago di Ginevra.
L’Alimentarium è il primo museo al mondo interamente dedicato all’alimentazione.
Ospitato in un elegante edificio neoclassico, bene culturale d’importanza nazionale che nel 1921 fu la prima sede della 20160915_132610Nestlé, e circondato da un magnifico orto didattico, è stato riaperto nel giugno scorso dopo nove mesi di lavori di restyling.
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razie al suo innovativo ecosistema digitale è destinato a diventare centro di referenza mondiale in materia di alimentazione e nutrizione.
Il suo emblema, l’inconfondibile forchetta, si è guadagnato un posto 20160915_131815anche nel Guinness dei primati.
Da oltre trent’anni l’Alimentarium consente di osservare “cosa bolle nelle pentole” di ieri e di oggi nelle varie zone del pianeta, nonché di esplorare gli aspetti dell’alimentazione del genere umano da un punto di vista storico, scientifico, culturale e artistico, promuovendo al contempo l’interazione e il dialogo con i visitatori.
Le esposizioni sui temi più diversi, le numerose attività di mediazione, le dimostrazioni scientifiche, le degustazioni, i corsi di cucina o le visite guidate rappresentano un’opportunità per soddisfare la sete di conoscenza e il desiderio di fare nuove esperienze.
Assolutamente da 20160915_162715non perdere la sezione “Mangiare, essenza della vita, viaggio nel cuore dell’alimentazione”. Concepita come un percorso ludico e interattivo, l’esposizione permanente consente a grandi e piccoli di esplorare il mondo appassionante dell’alimentazione di ieri, di oggi e di domani.
I video e le installazioni interattive regalano continu20160915_152244e emozioni. Tra le sorprese più coinvolgenti la possibilità di entrare nelle pieghe del tubo digerente per scoprire il “viaggio” del cibo appena ingerito. Oppure quella di penetrare i meandri del cervello per vedere come funzionano i 20160915_162506nostri cinque sensi.
Nel settore “Alimenti” si scopre da dove provengono i vari generi alimentari, come vengono prodotti e in quali modi vengono cucinati, tagliati, elaborati per farne delle ricette siddisfacenti. Circondati da macroschermi a 360 gradi si finisce per lasciarsi trascinare in un’avventura tra scienza, natura e società che si vorrebbe non finisse mai.
Una volta che si è a Vevey varrebbe la pena di concedersi una visita anche al museo Nestlé, non meno scenografico dell’Alimentarium. 20160915_162354 20160915_161900 20160915_161110 20160915_160417 20160915_160352 20160915_152255
Battezzato Nest, come nido in inglese, collocato in una avveniristica struttura di metallo, legno e vetro, è stato completato nell’aprile di quest’anno, a sei anni di distanza dal primo concept del progetto. Scopo: celebrare i 150 anni della Nestlé.
La storia leggendaria di questa multinazionale, cresciuta negli anni in modo esponenziale, nasce proprio a Vevey quando Henri Nestlé, farmacista tedesco, lavorando alla ricerca di un prodotto che potesse sostituire il latte materno, inventa il latte in polvere o “farina lattea” come si diceva allora. Una felice combinazione di latte di mucca, zucchero e farina di frumento ben presto destinata a salvare la vita a milioni di neonati  in tutto il mondo e a consentire la nascita del cioccolato al latte. (r.p.)