frittata di cornetti

frittata di cornetti

2 Maggio 2021 0 Di Rosanna Prezioso

Nel mondo siamo famosi per la pizza, ma dovremmo esserlo altrettanto per la frittata. Invenzione squisitamente italiana, variamente interpretata in ogni regione della penisola. Il pregio principale di questo piatto, da non confondere con l’omelette francese, che si cuoce solo da un lato e poi si ripiega, o con la tortilla di patate spagnola, è che può essere realizzato con qualsiasi ingrediente, oltre alle uova s’intende, risultando sempre squisito.
Altri punti di merito della frittata sono: facile da realizzare, alla portata di tutti, perfino dei bambini, economica ed “ecologica”, vale a dire ideale per riciclare qualsiasi tipo di avanzi, dalla pasta al riso, dai salumi ai formaggi e a ogni genere di verdure. Zucchine, carciofi, fiori di zucca, erbette, asparagi, patate sono tutti ospiti ben accolti dalla frittata, incluse erbe e fiori selvatici che si possono raccogliere in campagna proprio in questa stagione. Ogni regione ha le sue specialità. Triestini e abitanti del Carso, ad esempio, non rinunciano alla frittata di urtissoni, o bruscandoli, germogli del luppolo selvatico.
Due segreti per una frittata di successo: aggiungere sempre alle uova uno o due cucchiai di farina e poco latte, e iniziare con un “lettino” di cipolla fatta appassire, non bruciare!, in poco olio.

Ingredienti per 2-3 persone: 3 uova, due cucchiai di farina, un pizzico di sale, un giro di pepe, mezzo bicchiere di latte, 1 cipolla bianca medio-grande, una ciotola di cornetti (detti anche fagiolini o tegoline) lessati, un pezzetto di parmigiano grattugiato, olio d’oliva.

Affettare sottilmente la cipolla e metterla ad appassire in poco olio d’oliva in un’ampia padella antiaderente. Salare leggermente. Tagliare in 2 o 3 pezzi i cornetti e scolarli bene. In una ciotola aprire le uova e sbatterle velocemente con una forchetta o, se si preferisce, con un frustino. Aggiungere la farina, il latte, il sale, il pepe e il parmigiano grattugiato. Mischiare bene e tenere da parte. Versare i fagiolini spezzettati sulla cipolla appassita, rigirare il tutto e colarvi sopra la pastella ottenuta con le uova e il resto. Mentre cuoce alla base, con una paletta sollevare via via tutto intorno i bordi della frittata e, inclinando la padella, farvi scorrere sotto la parte ancora liquida rimasta in superficie. Quando la superficie risulterà quasi completamente asciutta, prendere coraggio e con un colpo secco far volare in aria la frittata rivoltandola. Questa operazione può essere fatta anche aiutandosi con un piatto o un coperchio più largo della padella. Ricordarsi sempre, a questo punto, di aggiungere ancora un goccino d’olio nella padella per far sì che anche sull’altro lato la frittata mantenga il suo bel colore dorato. A cottura ultimata trasferirla su di un ampio piatto da portata e servire. La frittata sarà buona sia calda sia tiepida e, voledo farne un piatto unico, la si potrà abbinare a formaggi teneri, prosciutto, speck e pane di segale.

(Dal Diario di ricette “Four Seasons” di Rosanna Prezioso)