tortino di patate e cipolla

11 Gennaio 2012 0 Di Rosanna Prezioso

Un modo per rendere più saporite (e condite) le patate bollite è trasformarle in smashed potatoes, come le chiamano negli States, o in “patate in tecia” secondo una vecchia ricetta di Trieste e dintorni.
Si parte da un soffritto di olio e cipolla fatto in padella di ferro o antiaderente, cui si aggiungono, quando la cipolla è dorata, le patate lessate e sbucciate schiacciandole via via con la forchetta. Si condisce con sale, pepe e due pizzichi di cannella in polvere. Quindi, servendosi di una paletta di legno, si rigirano più volte per legarle meglio con la cipolla e, mano a mano che sul fondo si va formando una crosticina dorata, si rimescola il tutto. Questa operazione serve sia a compattare il tortino asciugandolo, sia ad aggiungere alla purea di patate qualche punta croccante.
Una volta ottenuta la compattezza e la tostatura desiderate, si lascia fermo il tortino finché non forma una crosticina omogenea su tutta la base, quindi con un colpo secco lo si rivolta facendolo “volare” o lo si capovolge aiutandosi con un piatto per poi farlo scivolare di nuovo nella padella affinchè formi la crosta anche sull’altro lato. Esattamente come si fa con la frittata.
Ottenuta una discreta tostatura da entrambo i lati si trasferisce il tortino su di un piatto liscio, da portata, e lo si serve intero o affettato per accompagnare arrosti, insaccati, uova al tegamino, carni in umido come brasati o spezzatini. Le “patate in tecia” legano perfettamente anche con formaggi fusi e polenta gialla.

(Dal Diario di ricette “Four Seasons” di Rosanna Prezioso)