dalla fibula alla fibbia

dalla fibula alla fibbia

24 Ottobre 2023 0 Di Rosanna Prezioso

Alzi la mano chi non ha conservato in qualche scatola o cassetto una o più fibbie che tanto andavano di moda fino a qualche decennio fa. Così belle che alcune meritavano di essere trasformate in spille piuttosto che essere relegate nel mondo delle “cose perdute per sempre”. La fibbia, al pari di asole e bottoni, alamari, chiusure lampo o zip, ha fatto la storia della moda come “gioiello funzionale” usato fin dai tempi antichi per chiudere o trattenere cinture, abiti, tuniche, pepli e mantelli. Dai reperti archeologici emergono milioni di fibule, antesignane delle nostre fibbie o spille di sicurezza, usate per chiudere, trattenere o modellare i rettangoli di stoffa con i quali si coprivano i nostri antenati greci, romani e non solo. Usate da uomini, donne e bambini, erano il segno distintivo di censo: più preziose ed elaborate erano, più indicavano lo status elevato di chi le portava, un po’ come oggi gli orologi svizzeri di lusso.

La prima modernizzazione dell’abbigliamento antico la si deve ai barbari, che dal freddo nord scendevano a sud indossando brache o pantaloni, che proteggevano dal freddo anche le gambe.  Spesso le loro corte tuniche erano trattenute in vita da alte cinture in pelle, chiuse da grandi fibbie di metallo. La storia della moda è lunga e appassionante, a chi ama curiosare tra le sue pieghe piacerà senz’altro la mostra dedicata alle fibbie che si apre in questi giorni al Museo del Bijou di Casalmaggiore (Cremona): Milleuna Fibbia, dal Settecento alla Dolce Vita, 28 ottobre 2023 – 17 marzo 2024.

Curata da Bianca Cappello e Samuele Magri, narra l’evoluzione della fibbia attraverso una collezione tra le più importanti al mondo, quella di Enrico e Paola Pennasilico, cui si aggiungono i pezzi del museo stesso.  Un affascinante tour visivo con un focus dal Diciottesimo secolo alla metà del Novecento che propone via via modelli da scarpa, da cintura, da pantalone, da mantello, da cappello. Fondamentali indicatori di status sociale, sempre al passo con innovazioni estetiche, tecnologiche e di materiali, per illustrare come le fibbie abbiano accompagnato l’evolvere del gusto e della moda, intrecciando costume, arte e gioiello. (r.p.)

Info: Museo del Bijou Via Porzio 9, 26041 Casalmaggiore (CR) – nel centro storico, a pochi passi dalla centrale Piazza Garibaldi. Tel: 0375 284424; e-mail museodelbijou@gmail.com. È aperto dal martedì al sabato dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18; domenica e festivi dalle 15 alle 19.