fiori in tavola
Ai piedi del monte Pizzocco, ai confini con il Parco nazionale delle Dolomiti bellunesi, territorio
tanto amato dallo scrittore Dino
Buzzati, bellunese di nascita, si trova un ristorante speciale per il rispetto della tradizione, la sorprendente innovazione e la costante salvaguardia della qualità. Si chiama “La Baita a l’Arte” e la squadra che lo gestisce è davvero vincente, a cominciare dallo chef Dino Merlin che ha scelto di adottare la cucina stagionale, garanzia di freschezza e genuinità, creando p
iatti squisiti con i fiori del giardino di cui è dotato il ristorante.
Le preferenze vanno alla rosa rugosa, a un tipo particolare di salvia il cui sapore ricorda quello dell’ananas, ai fiori di zucca, al glicine dal gusto delicato, ai bianchi corimbi del sambuco, alla borragine e ad altri fiori ancora. Tutti ingredienti per saporite frittelle, salate e dolci, che Dino prepara impiegando una leggera pastella di riso. Le foglie aromatiche del geranio officinale pelargonio odoroso vengono aggiunte alle insalate miste che acquistano così un indimenticabile sapore.
Anna, la moglie di Dino, si occupa dei clienti con grazia, quasi con affetto, e cura l’orto e il giardino ai quali si dedica con meritato orgoglio spiegando che non esistono una sola menta o un solo tipo di timo, ma infinite varietà ciascuna delle quali ha sapore e aroma diversi. Ad esempio c’è la menta perfetta per profumare la macedonia di frutta così come c’è il timo per esaltare il sapore delle carni.
In un luogo così speciale non poteva mancare un sommellier competente e riservato, ruolo svolto da Roberto, il figlio della coppia, maestro anche nell’abbinare le delicate pietanze “fiorite” con il meglio dei vigneti. Per rimanere in tema il locale è piacevolmente decorato con corone di fiori.
(Testi e foto di Giovanna Dal Magro)