
l’italia delle terme a cielo aperto
Se ne parla poco, o comunque mai abbastanza, dell’Italia paradiso delle terme a cielo aperto. Quando in pratica tutta la dorsale
appenninica è un rifluire di acque termali calde, o caldissime, ideali per deliziare il corpo e alleggerire la mente. In ogni stagione.
Rimbombanti in vallate lontane dai più battuti circuiti turistici, cascate d’acqua spumeggiante sgorgano dalla terra e con il loro candore calcareo ridisegnano i pendii creando paesaggi irreali.
Nuvole di vapori si alzano verso il cielo avvolgendo antichi villaggi dalle case in pietra che si pensavano perduti per sempre.
A tratti la roccia si spacca in burroni, orridi e precipizi che evocano elfi e orchi come nella migliore tradizione dei racconti fantastici di J.R.R. Tolkien, ma si tratta solo di “effetti speciali” per sedurre ulteriormente il visitatore, già incantato dalla spettacolarità di questi siti inusuali e sempre un po’ misteriosi.
Nelle foto, le Vie Cave di Pitigliano, le terme a cielo aperto di Saturnia, in provincia di Grosseto, le terme di San Filippo, tra la Val d’Orcia e il Monte Amiata, con la celebre Cascata della Balena Bianca, e l’autrice del reportage, Fulvia Prezioso Stanta.