orata dorata e patate fritte
Si dice che la morte del pesce è fritto in padella. La regola vale tanto per i pesci piccoli quanto per quelli di media taglia come sogliole, orate o branzini. Il procedimento è veloce ed efficace, purché si usi l’olio giusto e si asciughi il pesce dell’unto superfluo posandolo ancora caldo sopra un doppio strato di scottex. Il contorno ideale non può che essere una bella manciata di patate fritte, morbide dentro e croccanti fuori. E per uno sfizio in più, focaccine di farina, acqua e semi di cumino. Anch’esse fritte, naturalmente.
Ingredienti a persona: 1 orata eviscerata, 2 patate medie, farina q.b., 1 cucchiaino da caffé di semi di cumino, sale, olio per friggere Friol.
Sbucciare le patate, tagliarle a spicchi e metterle a bagno in acqua fredda per un’oretta. Così risulteranno più morbide dentro una volta fritte. Quindi asciugarle con uno strofinaccio e friggerle in abbondante olio bollente. Quando sono pronte scolarle e metterle ad asciugare su un doppio strato di scottex. Salarle leggermente e nello stesso olio friggere l’orata dopo averla ben infarinata. Darle il tempo di cuocere b ene sia fuori che dentro abbassando la fiamma una volta raggiunta una certa doratura su entrambi i lati. Mettere anche il pesce ad asciugare su un doppio strato di scottex pulito, e con la farina avanzata (volendo se ne può aggiungere dell’altra) formare una cremina densa con poca acqua e un pizzico di sale, Aggiungere anche i semi di cumino, lavorare un po’ la pastella e versarla a cucchiaiate nell’olio bollente. Appena le focaccine hanno preso colore da un lato, rivoltarle e quamdo sono pronte posarle sullo scottex. Fare tutte le operazioni in sequenza veloce in modo da poter servire il tutto ben caldo.
(Dal Diario di ricette “Four Seasons” di Rosanna Prezioso)