art&design: vetri mai visti

7 Dicembre 2010 0 Di Rosanna Prezioso

Dale Chihuly, Blu Persian, 1998

Chi subisce il fascino del vetro non può perdere la mostra “Artisti e designer del vetro 1960-2010” allestita nella suggestiva cornice della casa-museo Bagatti Valsecchi in via Gesù. Per ammirare i fragili e sublimi capolavori, spesso pezzi unici della collezione Bellini-Pezzoli, c’è tempo fino al 30 gennaio 2011.

Forse non tutti sanno che l’arte del vetro, tramandataci dai romani ma già nota agli antichi egizi, così come l’arte orafa o quella gastronomica fa parte delle nostre eccellenze più imitate e invidiate nel mondo. Ne offrono un esempio le opere di artisti americani, australiani e giapponesi (presenti nella mostra) che hanno voluto dedicare la loro vita allo studio di un’arte così complessa e delicata recandosi alla “fonte del sapere” nelle fornaci dei più quotati maestri vetrai di Murano come i Venini o i Barovier&Toso.

Intenzionalmente la mostra fa riferimento alla produzione degli ultimi cinquant’anni perché è proprio in questo periodo che, dopo una fase di stasi negli anni sessanta, l’arte del vetro rinasce e si evolve al punto da esserte considerata a tutti gli effetti forma d’arte e non più semplice espressione di una felice attività artigianale.

Il fenomeno del collezionismo inizia negli anni ottanta e continua fino a oggi. Accanto ad artisti e designer già celebri emergono maestri vetrai come Lino Tagliapietra che, andato a bottega a soli dieci anni seguendo le orme di papà, a poco a poco mette a punto un suo stile e da semplice esecutore diventa un’artista ricercato e corteggiato in tutto il mondo. Fondamentale il suo contributo al movimento dello Studio Glass, nato negli Stati Uniti all’inizio degli anni sessanta e concentratosi soprattutto a Seattle, nello Stato di Washington.

È qui che si formano le più giovani generazioni di artisti del vetro contemporaneo. Tra questi Kait Rhoads che privilegia la tecnica muranese dello zanfirico (filigrana) e delle murrine per creare nei suoi vasi Piume di pavone (2002) una trama che evoca stoffe e tessuti.

Le curatrici della mostra, Rosa Barovier Mentasti e Cristina Tonini, hanno redatto anche i testi dello splendido catalogo edito da Marsilio. Il merito di concepire il Museo Bagatti Valsecchi quale cornice per esporre al pubblico la sua collezione va tutto a Sandro Pezzoli.

Info: Luciana Villa,
Museo Bagatti Valsecchi
via Gesù 5
20121 Milano
tel.02.76006132

press@museobagattivalsecchi.org