ad asolo ritorna l’antica arte
Ad Asolo riapre la Scuola di Antico Ricamo fondata da Robert Wiedmann Browning, detto Pen, figlio dei poeti Browning e Barret, inglesi ma asolani per affinità elettiva, con lo scopo di dare lavoro alle ragazze della zona.
Già in onore presso gli antichi Egizi, l’arte del ricamo fu poi esaltata dal mondo cristiano e bizantino e toccò vette altissime di raffinatezza nel Medioevo e nel Rinascimento con gli arredi ricamati a fili d’oro e i preziosi arazzi in grado di rivaleggiare con la pittura.
Dall’inizio del secolo scorso la scuola di Asolo cambiò diversi proprietari, sempre di grande cultura, e ognuno apportò innovazioni e idee insieme con nuovi modelli di antichi ricami a fili contati. Una tecnica che richiede varietà di colori e sfumature nelle intonazioni, così che alla fine il ricamo viene assimilato dalla tela di lino o di cotone con il risultato di un raffinato dipinto. I fiori venivano studiati direttamente dal vero e i colori morbidi dell’Asolano donavano ai ricami armoniosi accordi e luminosità.
Nella storia del ricamo la base fu l’“imparaticcio”, campionario di punti su tela di cotone o di canapa composti con fili di seta e anche d’oro e d’argento. Nel tempo, oltre alle lettere dell’alfabeto, si ricamarono sull’imparaticcio frasi, figure umane e animali, scene di vita quotidiana e carte geografiche.
La raffinatezza e la perfetta esecuzione dei lavori sono rimaste inalterate anche nella odierna produzione che si è arricchita di nuovi manufatti. Oltre a quelli tradizionali come lenzuola, asciugamani, tovaglie, copriletti e trapunte, ora ci sono componenti d’arredo, cuscini, paralumi, sciarpe, camiciole di lino. Le meraviglie del passato rivivono così create dalle dita sapienti e laboriose di artigiane raffinatissime e rare della Marca Trevigiana.
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(Testi e foto di Giovanna Dal Magro)