fuori dal coro
Anticonformista, originale, popolare e fuori dal coro. Una mostra celebra la carriera artistica di Ugo Nespolo. Tra eclettismo e ricerca, cultura e ironia.
Fino al 15 settembre Palazzo Reale presenta la mostra “Nespolo fuori dal coro”, una retrospettiva che ripercorre la carriera dell’artista italiano Ugo Nespolo dagli anni Sessanta ad oggi, raccontandone le sue multiformi evoluzioni.
La mostra è strutturata come un viaggio non necessariamente cronologico, fatto di eclettismo e di ricerca, che rivendica un ruolo autonomo, originale, popolare dell’artista, per questo “fuori dal coro”.
Insofferente agli obblighi del conformismo creativo e critico, Ugo Nespolo ha dato vita a una figura d’artista unica ed originale, tra cultura e ironia. Mai legata in maniera assoluta ad un filone, la sua produzione si caratterizza per un’accentuata impronta ironica, trasgressiva, un personale senso del divertimento che rappresenterà sempre una sorta di marchio di fabbrica.
Il percorso espositivo è articolato in diversi capitoli che mettono in luce aspetti del lavoro poliedrico di Nespolo, a partire dalle opere degli anni Sessanta presentate da Pierre Restany alla Galleria Schwarz di Milano, anticipazioni dell’Arte Povera, fino ai rapporti con la committenza in omaggio agli atteggiamenti delle Avanguardie Storiche.
Oltre alle sale dedicate a temi chiave della ricerca dell’artista come i Numeri e le Lettere, in mostra si potranno vedere le opere di grandi dimensioni, i disegni, i collages e le opere realizzate con materiali preziosi insieme ai libri d’artista. Non manca una sezione dedicata al cinema sperimentale, linguaggio del quale Nespolo si appropria fin dagli esordi: ai suoi film partecipano come interpreti artisti quali Lucio Fontana, Enrico Baj, Michelangelo Pistoletto, Alighiero Boetti, Allen Ginsberg.
(Una mostra Comune di Milano Cultura, Palazzo Reale e Studio Nespolo. A cura di Maurizio Ferraris).