il giardino delle meraviglie

29 Aprile 2015 0 Di Rosanna Prezioso

Copia di Orto Botanico Brera 2Copia di Scultura nascosta nell'Orto Botanico Copia di IMG_1738 Copia di IMG_1733 Copia di IMG_1722 Copia di IMG_1713 Copia di IMG_1712 Copia di Lundborg e il laboratorio del naso di Lissoni Associati-Lundborg Pavillon Copia di IMG_1701Gli antichi palazzi settecenteschi del centro di Milano custodiscono spesso inimmaginabili giardini con alberi secolari e trionfo di glicini proprio come il celebre Palazzo di Brera che ospita la Pinacoteca e la Biblioteca Braidense nonché l’Accademia.
Il giardino e la Braidense furono fondati nel 1774 dall’imperatrice Maria Teresa d’Austria. Nel percorso della storica oasi verde si possono riconoscere le diverse specie di alberi, le vasche ellittiche settecentesche, la Specola che custodiva uno Strumento dei Passaggi e le aiuole in mattoni restaurate. Questo orto nacque appunto nel 1774, in simbiosi con il Collegium Theresianum di Vienna, al fine di promuovere l’agricoltura e le arti. Non erano previste piante esotiche. Il responsabile dell’Orto aveva il compito di insegnare la Botanica ai dottori del Ginnasio di Brera e doveva fornire le piante officinali alla Spezieria. Ventiquattro anni dopo nella serra si trovavano anche Copia di Copia di IMG_1715Copia di A Journey Through Scents con ragazzaCopia di A Journey Through Scentsnovecentocinquanta vasi di piante esotiche che, terminato il periodo austriaco e iniziato quello francese, resero il giardino luogo di ritrovo per la cittadinanza. Dopo le storiche vicissitudini, nel 1935 l’Orto fu aggregato all’Istituto Superiore di Agricoltura.
In occasione del FuoriSalone e di Expo 2015 la rivista Interni si è fatta promotrice e responsabile di un progetto di ristrutturazione complessiva con migliorie permanenti sia nei confronti dello storico Orto Botanico di Brera, sia dell’Antico Osservatorio Astronomico che del Palazzo di Brera per dare vita al polo della “Grande Brera” che unirà anche Palazzo Citterio e la Pinacoteca.
In questa eccezionale cornice la Fondazione “Be Open” e la rivista Interni presentano “The Garden of Wonders”, un’articolata esposizione sul tema del profumo. La ricerca è stata focalizzata sul retaggio di valori delle piccole imprese produttrici di profumi che hanno trasmesso tradizioni ed esperienze nel corso del tempo, e sul profumo come esempio di prodotto culturale e creativo.
L’organizzazione generale della mostra “The Garden of Wonders” è stata curata da Ferruccio Lariani, cCopia di Fragrance Particles progetto Front -i Guyla Pavillonhe ha creato un percorso con stand allestiti e godibili solo dall’esterno e che si susseguono l’uno all’altro. In pratica un tour interattivo tra le fragranze e le tecniche di produzione usate a partire dal XVIII secolo. La curatrice della mostra per la parte storica è Elena Vosnaki mentre Gérard Ghislain, autore delle fragranze esposte, ha curato la sezione relativa alle essenze e alle materie prime.

(Testo e foto Giovanna Dal Magro)

Be Open Foundation-info@beopenfuture.com