kipfel di patate
Per chi non ha paura dei fritti (una tantum non può far male), per i bambini che ne andranno pazzi, per chi cerca un’alternativa alle solite patate fritte, per i golosi in genere.
Si fanno lessare le patate, possibilmente del tipo farinoso come quelle che si scelgono per preparare gli gnocchi. Si pelano, si schiacciano con lo schiacciapatate e si mescolano con un uovo, poca farina, sale.
Impastare velocemente e con le mani infarinate, per evitare che la pasta attacchi, formare delle specie di “e” minuscole da immergere immediatamente nell’olio bollente. Rigirare i kipfel due volte per ottenerli ben dorati da tutti e due i lati e posarli su un doppio strato di Scottex per asciugarli dell’olio in eccesso. Spolverizzarli abbondantemente di zucchero se piacciono in versione dolce, altrimenti servirli così come sono per accompagnare piatti di carne arrosto o in umido.
La versione dolce può essere “rafforzata” dall’aggiunta nella pasta di un po’ di zucchero e di una manciata di uva sultanina.
(Dal Diario di ricette “Four Seasons” di Rosanna Prezioso)