(new) per chi vuol dimagrire
Anche la scienza ora si sta interessando al problema del grasso in eccesso in seguito all’aumento preoccupante dell’obesità nei Paesi economicamente avanzati. Si stanno conducendo ricerche approfondite sulle cause note e meno note dell’aumento di peso con test su volontari, studi sulle abitudini alimentari, analisi sull’effettivo apporto calorico dei diversi alimenti e via discorrendo. Ecco alcune conclusioni che pensiamo possono servire a chi ha deciso di mettersi a dieta.
Il grasso invisibile, quello che si forma sugli organi interni, dal punto di vista della salute è molto più pericoloso di quello sottocutaneo. Un “segnale” della sua possibile esistenza: il sensibile allargamento della zona del girovita.
Non conviene mai saltare i pasti perché, dopo il digiuno, lo stomaco esige cibi più calorici per compensare velocemente il diminuito apporto di calorie. In pratica si ha più fame di dolci e di cibi grassi e, mangiandone, non solo si vanifica lo sforzo del digiuno ma si accumulano più calorie rispetto a quando non si saltano i pasti.
Il caffé, è noto, aiuta a “bruciare” i grassi grazie alla caffeina, sostanza presente non a caso in molti cosmetici anticellulite. Ma non così il cappuccino a causa del suo apporto calorico di parecchie volte superiore a quello di un semplice caffé.
Le minestre aiutano a dimagrire. Il motivo? Restano più tempo nello stomaco regalando un senso di sazietà. Test alla mano si è visto infatti che quando si mangia del cibo solido, ad esempio della verdura, accompagnandolo con bevute d’acqua, questa se ne va immediatamente dallo stomaco per essere eliminata e il cibo solido viene rapidamente digerito risvegliando, di conseguenza, lo stimolo della fame. Se invece si mangia una minestra, o una zuppa o una crema di verdure, questa viene trattenuta più a lungo nello stomaco per essere digerita ritardando di ben due ore il bisogno di mangiare di nuovo.
Anche le proteine, stazionando più lungo nello stomaco per essere digerite, regalano un maggiore senso di sazietà, perciò è consigliabile aggiungerne sempre un po’ anche nelle minestre di verdura o di cereali scegliendo tra formaggi magri, prosciutto o carni magre. La ricetta più semplice: in zuppe o minestre aggiungere una crosta di formaggio grana e/o un pezzetto di pancetta affumicata o un paio di wurstel, poi passare tutto assieme al minipimer.
Nessuno lo immaginerebbe, ma il calcio – e non solo quello che si gioca in campo – fa perdere peso. Quindi sì al latte, sebbene parzialmente scremato, e a tutti i formaggi magri (ricotta, feta, quartirolo, primosale) che ne sono ricchi.
La buona notizia è che pur mangiando tanto non si diventa mai obesi se non lo si era già da bambini o non si riceve questa “eredità” dalla propria famiglia. Lo dicono i test condotti su dei volontari “obbligati” a rimpinzarsi con cibi ipercalorici dal mattino alla sera.
Ciò che aiuta molto a mantenersi in forma è il movimento continuo. Chi cammina, si sposta spesso, fa dei lavori per cui è abbligato a muoversi, anche rimanendo in casa, difficilmente accumula grasso in eccesso perché, muovendosi, accelera il lavoro del cuore che pompando il sangue, ricco di ossigeno, brucia le calorie trasformandole in energia.
Mai pesarsi dopo un’intensa giornata di sport o di esercizi in palestra sperando di veder precipitare l’ago della bilancia. Al momento si perde poco, però la perdita di peso continua per 24 ore dopo l’attività fisica sia che si dorma sia che si rimanga svegli.
(Da “La gola e la linea”, inedito di Rosanna Prezioso)