Perché relegare le opere classiche nei musei anziché delocalizzarle, reinventarle, al limite manipolarle per renderle “attuali”, sembra suggerire la sontuosa mostra “Recycling Beauty”, allestita nella sede della Fondazione Prada a Milano. Nata da un’idea di Salvatore Settis, archeologo e storico dell’arte, già direttore della Scuola Normale Superiore di Pisa, “Recycling Beauty” ha preso forma concreta grazie all’allestimento ideato da Rem Koolhaas, architetto, urbanista e saggista olandese tra i più noti sulla scena internazionale, trovando la sua collocazione ideale negli ampi spazi della Fondazione.
La premessa di questa ricerca è la necessità di considerare il classico non solo come un’eredità del passato, ma come un elemento vitale in grado di incidere sul nostro presente e futuro. Attraverso un innovativo approccio interpretativo e una modalità espositiva sperimentale, il patrimonio antico, e in particolare quello greco-romano, diventa, per usare le parole di Settis, “una chiave di accesso alla molteplicità delle culture del mondo contemporaneo”.
“Recycling Beauty” è un’inedita ricognizione dedicata al tema del riuso di antichità greche e romane in contesti post-antichi, dal Medioevo al Barocco.
Il progetto espositivo, concepito da Rem Koolhaas/OMA con Giulio Margheri, si sviluppa in due edifici della Fondazione, il Podium e la Cisterna. Nel Podium un paesaggio di plinti bassi permette di percepire i pezzi esposti come un insieme, mentre le strutture simili a postazioni di lavoro incoraggiano un esame più ravvicinato grazie alla presenza di sedie da ufficio. Nella Cisterna i visitatori incontrano gli oggetti gradualmente, in una sequenza di spazi che facilitano l’osservazione da punti di vista alternativi.
Due sale della Cisterna sono dedicate alla statua colossale di Costantino (IV sec. d.C.), una delle opere più importanti della scultura romana tardo-antica. Due monumentali frammenti marmorei, la mano e il piede destro, normalmente esposti nel cortile del Palazzo dei Conservatori a Roma, sono accostati a una ricostruzione del Colosso in scala 1:1, mai tentata prima, che evidenzia come l’opera sia il risultato della rielaborazione di una più antica statua di culto, probabilmente di Giove.
Evidenziando l’importanza dei frammenti, del riuso e dell’interpretazione, “Recycling Beauty” contribuisce a considerare il passato come un fenomeno instabile in costante evoluzione.
La mostra ospita oltre sessanta opere d’arte altamente rappresentative provenienti da collezioni pubbliche e musei italiani e internazionali come Musée du Louvre di Parigi, Kunsthistorisches Museum di Vienna, Ny Carlsberg Glyptotek di Copenhagen, Musei Capitolini, Musei Vaticani e Galleria Borghese di Roma, Gallerie degli Uffizi di Firenze e Museo Archeologico Nazionale di Napoli. (r.p.)
Dal 17 novembre 2022 al 27 febbraio 2023 “Recycling Beauty” sarà aperta al pubblico nella sede della Fondazione Prada in Largo Isarco 2, a Milano. |
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