pane dietetico
La ricetta è di Cristina Newburgh, fondatrice di una delle prime spa italiane, se non addirittura la prima, la famosa Spa Deus di Chianciano, già meta di celebrities del mondo dello sport, della politica, dell’arte e dello spettacolo.
Ingredienti: 2 grandi tazze da tè colme di farina integrale, 1 grande tazza di farina bianca, mezza grande tazza di crusca, 1 cucchiaino da tè colmo di sale grosso, 1 cucchiaino da tè colmo di zucchero scuro di canna, 1 cucchiaino da tè colmo di bicarbonato di sodio, mezzo litro di yogurt magro, 1 tazza abbondante di latte scremato, 4 cucchiai di semi di sesamo, kümmel o semi di papavero.
Esecuzione: in una zuppiera mescolare bene tutti gli ingredienti asciutti, quindi aggiungere lo yogurt e, gradualmente, il latte mescolando fino a ottenere una pasta della consistenza del mascarpone. Versare la pasta in una teglia precedentemente unta con un niente di burro o rivestita con carta da forno e coprirne la superficie con semi di sesamo, kümmel e/o semi di papavero. La teglia deve essere di forma rettangolare e con i bordi alti, tipo quelle usate per il pancarré, dato che cuocendo il pane raddoppia il suo volume. Il forno va riscaldato prima portando la temperatura a 160 gradi. La cottura del pane deve infatti avvenire in maniera soft per circa un’ora e mezza. Dopo la cottura lasciare raffreddare senza coprire.
Tenere presente che questo pane, che prima dell’impiego può essere reso più asciutto e leggero tostandolo, nel frigorifero si conserva morbido e fresco per oltre una settimana.
(Da “La gola e la linea”, inedito di Rosanna Prezioso)
[…] a prepararsi il proprio pane in casa. Suggerisco a tutti di provare la semplicissima ricetta del pane dietetico di Cristina Newburgh, fondatrice della Spa Deus di […]
Appero’…lo provo…
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Non c’è lievito come fa a lievitare?E inoltre come fa ad essere dietetico con tutte quelle farine?
Il lievito c’è, è il bicarbonato di sodio, che un tempo si usava spessissimo nei dolci di farina. Certo il pane, ricco di carboidrati, non è mai dietetico nel senso stretto della parola, come non lo è neppure questo. Al fine di renderlo più light, Cristina raccomandava di tagliarlo in fettine sottili da far “asciugare” e tostare sulla griglia o nel tostapane prima di consumarle.